Cosolini (PD): “Terziario avanzato e digitale, un’opportunità per il Porto Vecchio”

Cosolini (PD): “Terziario avanzato e digitale, un’opportunità per il Porto Vecchio”

Durante la seduta odierna del Consiglio regionale, il consigliere Roberto Cosolini (PD) è intervenuto per discutere delle criticità legate alla crisi della fabbrica tessile Tirso e delle prospettive per il rilancio economico del territorio triestino. Tra i temi affrontati, Cosolini ha sottolineato l’importanza di investire nel terziario avanzato e nelle tecnologie digitali, proponendo il Porto Vecchio come possibile area strategica per nuovi insediamenti industriali.

Crisi Tirso e il ruolo del terziario avanzato

Riguardo alla crisi della fabbrica Tirso, che ha annunciato la chiusura con il conseguente licenziamento di 170 lavoratori, di cui l’80% donne, Cosolini ha espresso solidarietà e rammarico. Ha però voluto evidenziare come il territorio di Trieste abbia una storia di eccellenza industriale e competenze nel settore digitale e delle comunicazioni. Per questo, il consigliere ha auspicato un cambio di rotta strategico, puntando su investimenti che favoriscano lo sviluppo di realtà nel terziario avanzato, in particolare nel campo delle tecnologie innovative.

Porto Vecchio come polo strategico per il digitale

Nel suo intervento, Cosolini ha suggerito di inserire il progetto di riconversione del Porto Vecchio tra le priorità per il rilancio economico, destinandolo a insediamenti del comparto digitale e delle comunicazioni. Ha sottolineato che molte delle aziende interessate non rientrano nei canoni delle fabbriche tradizionali, ma si collocano in ambiti ad alto valore aggiunto come il terziario avanzato.

Critiche alle procedure di Invitalia

Uno dei punti centrali dell’intervento è stata la critica alle procedure gestite da Invitalia, definite da Cosolini come "estremamente macchinose" e poco sostenibili per le piccole e medie imprese. Secondo il consigliere, questa complessità burocratica rischia di compromettere la capacità di attrarre investimenti e di spendere i fondi disponibili, come i 15 milioni di euro giacenti dagli Accordi di Programma per la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’area di crisi industriale complessa di Trieste.

Le richieste a livello regionale

Cosolini ha quindi rivolto un appello all’assessore allo Sviluppo economico, Sergio Emidio Bini, affinché solleciti interventi più efficienti e strutturati. Ha evidenziato che una gestione meno farraginosa delle risorse è cruciale per evitare l’ennesima "battuta d’arresto" e promuovere una ripartenza concreta per il territorio.

“Marketing strategico e innovazione per Trieste”

Nel suo intervento, il consigliere dem ha concluso ribadendo la necessità di investimenti in marketing strategico per valorizzare le competenze già presenti sul territorio e attrarre nuove realtà imprenditoriali, soprattutto nel settore digitale. Per Cosolini, questa strategia rappresenta non solo un'opportunità di sviluppo, ma una risposta concreta alle difficoltà che il territorio sta affrontando.

Trieste, con la sua storia industriale e la sua posizione strategica, potrebbe così diventare un esempio virtuoso di riconversione e rilancio economico, puntando su settori innovativi e sostenibili.