“Orari ballerini? Addio clienti!” Rebek avverte: Trieste rischia di perdere i turisti!!! (VIDEO)

“Orari ballerini? Addio clienti!” Rebek avverte: Trieste rischia di perdere i turisti!!! (VIDEO)

Turismo a Trieste tra eventi, fiere e spettacoli è stato il tema al centro della diretta serale di Trieste Cafe, condotta da Luca Marsi, che ha visto tra i protagonisti della puntata l’imprenditore Riky Ramazzina e l’opinionista Stefano Rebek. Quest’ultimo ha offerto uno sguardo critico e pragmatico sulle dinamiche che regolano l’attrattività turistica del capoluogo giuliano, sottolineando quanto sia fondamentale la continuità nei servizi offerti.

Rebek: “Se cambi orario ogni giorno, perdi clienti. Il turismo ha bisogno di certezze”

L’analisi di Stefano Rebek parte da un’osservazione concreta: l’imprevedibilità degli orari di apertura di alcuni locali triestini, soprattutto nel centro città. Secondo l’opinionista, per costruire una vera fidelizzazione turistica e commerciale, è essenziale garantire continuità. Rebek ha dichiarato che, anche nei giorni meno redditizi, mantenere gli orari stabili è una forma di investimento nel futuro.

Il cambio continuo di orari – ha osservato – disorienta i clienti, li spinge a rivolgersi altrove e mina la fiducia nel commercio locale. “Un imprenditore deve fare delle scelte chiare e mantenerle almeno per tutta la stagione”, ha commentato, ribadendo che solo così si costruisce una cultura dell’affidabilità, indispensabile in una città turistica.

Boom di presenze, ma i triestini si vedono poco

Rebek ha poi raccontato la propria esperienza recente a bordo del Tram di Opicina, sottolineando un altro aspetto emblematico: la netta prevalenza di turisti rispetto ai residenti. “Ho preso il tram più volte nelle ultime settimane e devo dire che era pienissimo, ma di triestini quasi nessuna traccia”, ha affermato.

Secondo lui, questo fenomeno va letto come un segnale positivo per il turismo, ma pone anche una riflessione sulla fruizione urbana da parte della popolazione locale. Il Tram di Opicina, come ha spiegato, “non è un mezzo adatto ai triestini, perché ci mette troppo tempo”. Tuttavia, proprio per questo motivo, risulta estremamente attrattivo per i visitatori, “grazie al panorama e all’emozione che suscita”. E a tal proposito, Rebek ha lanciato una provocazione: “Figurati quanto piacerà la cabinovia”, riferendosi al discusso progetto di collegamento panoramico.

Un turismo in crescita, ma che va strutturato

Nel suo intervento, Rebek ha riconosciuto l’aumento significativo del flusso turistico a Trieste, definendolo “pazzesco” e visibile ovunque in città. Ma ha anche ribadito che per consolidare questa tendenza è necessario lavorare con strategia, offrendo servizi certi, stabili e pensati per accompagnare la crescita in modo sostenibile. La qualità dell’accoglienza, insomma, non si improvvisa.

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