La Libreria “Umberto Saba” si prepara a rinascere: il restauro dello storico “antro oscuro” è finalmente terminato (VIDEO-SERVIZIO)

La Libreria “Umberto Saba” si prepara a rinascere: il restauro dello storico “antro oscuro” è finalmente terminato (VIDEO-SERVIZIO)

La Libreria Antiquaria “Umberto Saba” torna a brillare grazie a un attento restauro che ha riportato alla luce l’autentica atmosfera dello storico “antro oscuro”, tanto amato dal poeta. Il progetto persegue una duplice missione: restituire alla libreria il suo ruolo di antiquaria e, al contempo, avviare un percorso museale dedicato alla vita e all’opera di Umberto Saba, contribuendo così a mantenere viva la sua memoria e il patrimonio culturale di Trieste. La Comunità Ebraica e la famiglia Cerne hanno ufficialmente restituito alla città questo luogo prezioso, che per quasi un secolo ha custodito memoria e cultura letteraria, durante una cerimonia alla quale hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni locali e regionali.

All’evento erano presenti Alessandro Salonichio, Presidente della Comunità Ebraica di Trieste, Mauro Bordin, Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, l’Assessore Regionale Alessia Rosolen, il Vicesindaco di Trieste Serena Tonel e altri rappresentanti istituzionali. La riconsegna delle chiavi rappresenta così il simbolico ritorno alla città di uno dei suoi luoghi più iconici, custode di cultura e memoria storica.

Il restauro, iniziato nel febbraio 2024 e diretto dall’architetto Aulo Guagnini, ha mantenuto intatti tutti gli elementi originali della libreria: dall’antico parquet alle librerie, dal grande bancone all’ingresso fino alla scrivania personale di Umberto Saba. Tra le aziende coinvolte figurano Arte Legno, Benussi & Tomasetti, Centro Studi e Restauro Gorizia, FAST ART, Globaltecnica srl, e molte altre, con il prezioso contributo di 52 volontari.

L’iniziativa è stata celebrata con una maratona di lettura del Canzoniere di Saba, organizzata dal Rossetti - Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, con la partecipazione di attori conosciuti e cittadini, sottolineando l’importanza dell’evento per l’intera comunità.

Uno degli aspetti più delicati del restauro ha riguardato la sistemazione dei circa 28.000 volumi della collezione, inclusi gli 800 libri del Fondo sabiano. Ogni volume è stato riposizionato nel proprio scaffale originale, seguendo la catalogazione storica per preservare l’integrità della collezione. Un lavoro meticoloso, reso possibile anche grazie al supporto di numerosi enti e privati, come la Fondazione Benefica Ketheleen Foreman Casali, Beneficentia Stiftung, Samer & Co Shipping, Ocean srl e altri sponsor.

Acquistata dal poeta nel 1919, la libreria è rapidamente diventata un punto di riferimento per artisti e letterati triestini, come Italo Svevo e Virgilio Giotti. Saba vi trascorse oltre trentacinque anni, trasformando lo spazio in un laboratorio intellettuale unico. Carlo Cerne, suo fidato collaboratore, e poi il figlio Mario, recentemente scomparso, hanno dedicato la loro vita a preservare questo luogo, che oggi si prepara a diventare anche un museo dedicato alla figura del poeta.

RIPRODUZIONE RISERVATA 

Guarda il video

VIDEO-SERVIZIO