Michele Lobianco eletto segretario di Forza Italia a Trieste

Michele Lobianco eletto segretario di Forza Italia a Trieste

“Superata la fase del “primum vivere”, successiva alla scomparsa del Presidente Berlusconi, ci stiamo proiettando verso un futuro che vogliamo tratteggiare all’insegna della crescita politica del nostro partito. Recenti risultati elettorali stanno premiando il nostro lavoro e certificano ancora una volta la centralità di Forza Italia a guida Antonio Tajani con la sua rinnovata attrattività, come movimento politico distante e alternativo alla sinistra ed alleato leale e centrale dei partiti di coalizione. Il nostro è un partito che nel centrodestra si basa sui grandi principi liberali, cristiani, garantisti, europeisti, atlantisti. Solo un centro-destra a trazione governativa, con una forte e pragmatica componente moderata è in grado di vincere le elezioni e, soprattutto, governare realmente il Paese le Regioni e gli Enti locali”. 

Questa la prolusione della mozione congressuale di Michele Lobianco, che da stasera tiene saldo tra le mani il timone di Forza Italia a Trieste. Eletto per acclamazione al termine del congresso comunale, alla presenza di Alberto Polacco, segretario provinciale azzurro e capogruppo in Comune, Everest Bertoli per la Lega, Claudio Giacomelli per Fratelli d’Italia, Carlo Grilli per Idea Giuliana, Giorgio Rossi per la Lista Dipiazza e Roberto Dipiazza stesso, nella doppia veste di sindaco e di rappresentante di Forza Italia, Lobianco ha tenuto a ringraziare per la fiducia riposta in lui, rilevando che “Trieste è capoluogo di regione ed è di fatto una capitale centroeuropea che vive una stagione di grandi opportunità: basti pensare alle importanti e preziose aree di trasformazione, una su tutte il porto vecchio e la costante affermazione della sua portualità che Forza Italia ha tutelato e salvato dalla strategia di annessione cinese con la via della seta, alla consolidata vocazione scientifica della città della scienza, a una scoperta ed affermata crescita turistica e a un sempre più crescente interesse culturale, a una solida presenza di protagonisti nel settore del terziario avanzato”. 

Ammettendo “preoccupazioni” per la “condizione industriale che vede proprio in questi giorni alcune serie fragilità in tre crisi industriali ben distinte, sulle quali vi è il massimo impegno degli attori istituzionali in campo, come è avvenuto per la crisi Wartsila o la riconversione della Ferriera”, Lobianco ha rimarcato che “va combattuta la desertificazione industriale promuovendo l’insediamento di nuove industrie ad alta specializzazione che portino lavoro, prospettiva ed equilibrio economico. Altresì, vi deve essere un impegno per adottare tutte le misure possibili per sostenere il settore del commercio, in particolare di prossimità, che vive in uno stato di complessa precarietà dovuto alla concorrenza dell’e-commerce e della grande distribuzione”. 

Nella sua mozione programmatica, passaggi importanti sono stati dedicati alle “costanti sfide economiche e del tessuto sociale” e “alle indispensabili politiche giovanili che devono dare prospettiva e fiducia del proprio futuro ai giovani, alla condizione dell’anziano che è e sarà sempre di più centrale nelle azioni di governo delle diverse istituzioni e alla Famiglia che va sostenuta con le più diverse misure tra le quali quelle che combattano la denatalità”.

Strategica, altresì, la “sfida più complessa”, ovvero “governare il fenomeno dell’immigrazione ed in particolare quella clandestina, nei confronti della quale vi deve essere piena fermezza nel contrasto insieme ad azioni preventive che ne riducano la presenza nella nostra Città, così pure è cruciale il tema della violenza e degli atti criminosi: la sicurezza è un punto nodale dell’agenda politica, tutto deve essere messo in campo per arginare, neutralizzare e punire chi delinque, risorse umane e tecnologiche vanno messe a disposizione per combattere ed estirpare questi fenomeni inusitati nella nostra Città”.