31 anni fa la tragedia di Mostar: il ricordo di Luchetta, Ota e D’Angelo è più vivo che mai

foto Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin [...]

31 anni fa la tragedia di Mostar: il ricordo di Luchetta, Ota e D’Angelo è più vivo che mai

Oggi, 28 gennaio 2025, la Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin celebra il ricordo di una tragica giornata avvenuta 31 anni fa, durante il conflitto che devastava la Bosnia-Erzegovina. Era il 1994 quando tre giornalisti della sede RAI di Trieste – Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota e Dario D’Angelo – persero la vita a Mostar, compiendo un gesto eroico che rimane scolpito nella memoria di chi crede nella forza della solidarietà.

Un sacrificio straordinario
In quel giorno drammatico, i tre giornalisti stavano documentando il conflitto, offrendo una finestra sul mondo a chi viveva lontano da quelle atrocità. Ma quando il piccolo Zlatko, un bambino di soli 4 anni, li seguì fuori dal rifugio, una granata esplose improvvisamente. Senza esitazione, Marco, Alessandro e Dario usarono i loro corpi per proteggerlo, sacrificando la propria vita e salvando quella del bambino.

La nascita della Fondazione
Quella tragedia divenne il seme da cui, nello stesso anno, nacque la Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, un'istituzione dedicata a sostenere e aiutare i bambini vittime delle guerre, delle malattie e delle disuguaglianze. Un impegno concreto per trasformare un dolore immenso in una missione di speranza e di amore.

Un ricordo che continua a ispirare
A 31 anni da quel sacrificio, la Fondazione continua a operare con lo stesso spirito di altruismo, accogliendo e curando i bambini provenienti dalle aree più fragili del mondo. Oggi più che mai, il ricordo di Marco, Alessandro e Dario rappresenta un esempio di coraggio e umanità, che non solo onora la loro memoria, ma ispira chiunque creda in un mondo più giusto e solidale.

"La loro storia ci insegna che anche nel buio della guerra può nascere la luce della solidarietà", sottolinea la Fondazione, invitando tutti a riflettere sul significato profondo di quell'eroico gesto.