Triestino sogna piazza Unità come un livello di Pac-Man: “Voglio vedere fantasmini rincorrerlo in centro!”

Triestino sogna piazza Unità come un livello di Pac-Man: “Voglio vedere fantasmini rincorrerlo in centro!”

Potrebbe sembrare la trama di un film o di un sogno psichedelico dopo un caffè troppo forte, e invece è la visione surreale di un triestino che — a suo dire — “ha avuto un’illuminazione”: trasformare piazza Unità d’Italia in un gigantesco livello di Pac-Man.

L’idea, folle e irresistibile, sarebbe quella di riprodurre l’intero scenario del celebre videogioco anni ’80 nel cuore di Trieste, con tanto di labirinto a grandezza naturale, puntini gialli luminosi, fantasmini colorati e soprattutto un Pac-Man vero (o quasi) che, con tanto di mascotte ufficiale, inizierebbe a correre per tutta la piazza “divorando” le palline mentre viene inseguito dai suoi inseparabili nemici.

“Immaginatevi la scena: il Municipio sullo sfondo, Pac-Man che sfreccia davanti alla Fontana dei Quattro Continenti, e i fantasmini che spuntano da sotto i portici di Palazzo Modello — un sogno, una poesia pop”, avrebbe raccontato l’ideatore, sorridente e convintissimo.

Il progetto, secondo la visione del triestino, sarebbe pensato come evento interattivo urbano: una grande performance di arte digitale e cultura pop in cui tutta Piazza Unità diventerebbe una sala giochi vivente, con luci, suoni, effetti speciali e persino un gigantesco schermo che proietterebbe in tempo reale il punteggio di Pac-Man e dei fantasmini.

“Dopo Barcolana, Città della Scienza e i raduni alpini, Trieste deve diventare la capitale mondiale del retrogaming urbano!”, aggiunge con entusiasmo l’autore della proposta, che già immagina centinaia di persone in fila per giocare nei panni di Pac-Man, magari divisi in squadre e dotati di caschi luminosi e tute colorate.

Secondo l’idea, i bottoni gialli sparsi in piazza sarebbero sensori luminosi che si accendono e si spengono al passaggio dei partecipanti, mentre i “fantasmini” — interpretati da attori o volontari — cercherebbero di “catturare” i giocatori, in una danza surreale tra storia, videogioco e architettura urbana.

Non mancherebbe nemmeno la colonna sonora originale del gioco, diffusa a tutto volume dalle casse di Piazza Unità, mentre il pubblico, armato di smartphone, potrebbe assistere in diretta alle “battaglie pixelate” dal vivo.

“Voglio vedere Trieste illuminata di blu, gialla e rosa, con Pac-Man che attraversa la piazza di notte. Sarebbe un sogno. Forse un po’ matto, ma un sogno bellissimo”, conclude il triestino, convinto che “solo una città magica come Trieste può diventare un videogioco a cielo aperto”.