Anna Cisint: "Su cricket fake news e falsità mondiali. Ora vi racconto come stanno realmente le cose" (VIDEO)

Anna Cisint: "Su cricket fake news e falsità mondiali. Ora vi racconto come stanno realmente le cose" (VIDEO)

Trieste Cafe – Fvg Cafe ha intervistato Anna Cisint, europarlamentare della Lega e sindaco uscente di Monfalcone, per discutere delle sfide, dei risultati e delle controversie che hanno segnato il suo mandato.

Puoi raccontarci dei risultati ottenuti per la città durante il tuo mandato da sindaco?

Grazie per questa bella occasione. Durante il mio mandato come sindaco di Monfalcone, abbiamo ottenuto importanti risultati in diversi settori. Abbiamo portato oltre 110 milioni di euro in investimenti, che hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo della città. Abbiamo concentrato i nostri sforzi nella riqualificazione del centro cittadino e nella valorizzazione della nostra identità storica, con progetti ambiziosi come il recupero della Galleria Rifugio. Questo luogo, legato alla nostra storia e alla nostra cultura, è diventato un simbolo del rinnovamento cittadino, e quest'anno ha attratto 220 mila presenze, dimostrando quanto il turismo culturale sia importante per la nostra economia.

Oltre alla cultura, abbiamo lavorato per offrire nuovi spazi alla nautica, un settore che vediamo come una futura opportunità lavorativa per i cittadini. Abbiamo voluto dare anche una nuova vita al museo della cantieristica, un patrimonio storico della nostra città. Il nostro impegno non si è fermato alla cultura e all’economia: abbiamo affrontato con grande responsabilità temi come l'urbanistica e i servizi sociali, perché crediamo fermamente che una città debba essere in grado di rispondere alle esigenze di tutti i suoi cittadini.

Nonostante gli sforzi, hai ricevuto molti attacchi, soprattutto dopo essere diventata europarlamentare. Cosa ne pensi?

È vero, sin dall'inizio del mio mandato come sindaco, sono stata bersaglio di numerosi attacchi, che sono aumentati quando mi sono candidata e poi eletta al Parlamento Europeo. Questi attacchi provengono sia a livello nazionale che internazionale, e trovo che siano espressione di una tendenza a colpire chiunque non si conformi al "pensiero unico". Di recente, ho subito un attacco dalla BBC riguardo a una questione sul cricket, dipinta erroneamente come una mia decisione di vietare questo sport a Monfalcone. Questo tipo di aggressioni mi lascia perplessa e profondamente delusa, perché basate su notizie false o distorte.

Mi sono sempre battuta per fare ciò che è giusto per la città, anche se questo significa esporsi a critiche e fraintendimenti. La BBC ha diffuso una fake news e altri media hanno contribuito ad alimentare questa distorsione, lasciando intendere che avessimo vietato lo sport. Questa è un'assurdità, e mi sono chiesta spesso quale sia l'obiettivo di queste falsità. È triste vedere come l'informazione venga strumentalizzata per attaccare chi cerca di applicare delle regole nel rispetto della sicurezza e del benessere di tutti. Gli attacchi aumentano quando non ti pieghi al pensiero dominante e resti coerente con i tuoi principi.

Puoi spiegare meglio la questione del cricket e come è stata gestita dai media?

Certo. La vicenda del cricket risale al 2017, quando abbiamo approvato un regolamento che vietava alcuni sport in aree specifiche per motivi di sicurezza. Questo regolamento non riguarda solo il cricket, ma tutti quegli sport che, per loro natura, possono rappresentare un pericolo per le persone e i beni circostanti. Questo vale per il calcio, il baseball e, naturalmente, il cricket. Il problema con il cricket è nato perché alcuni giovani praticavano questo sport in un’area aperta vicina alle case e alle strade, con il rischio che le palline lanciate ad alta velocità potessero causare danni a persone o proprietà.

A Monfalcone, non esiste un impianto adeguato per il cricket, semplicemente perché non c'è stata una domanda da parte di associazioni sportive locali. Ciò che mi ha lasciata sorpresa è stata la distorsione mediatica della BBC, che ha dipinto questa situazione come un divieto totale. Hanno fatto passare il messaggio che avessimo vietato il cricket per motivi ideologici, il che è completamente falso. La realtà è che in qualsiasi città, compresa Monfalcone, esistono regolamenti che limitano certe attività sportive in aree non idonee per evitare danni e garantire la sicurezza. Se in futuro ci sarà la necessità di creare uno spazio adatto al cricket, lo valuteremo insieme alla comunità e alle associazioni.

Parlando di cittadinanza e integrazione, qual è la tua posizione?

Questo è un tema molto delicato, ma sono convinta che insieme ai diritti debbano esserci anche dei doveri. La legge italiana offre molte opportunità per ottenere la cittadinanza, come nel caso dei minori che possono diventare cittadini italiani se almeno uno dei genitori lo diventa, o quando un bambino nato e cresciuto in Italia raggiunge la maggiore età. Ma è altrettanto importante rispettare le leggi e i valori del nostro paese.

La legge italiana prevede che, per ottenere il permesso di soggiorno, sia necessario raggiungere il livello A2 di italiano entro due anni. Questo è fondamentale non solo per una buona integrazione, ma anche per la possibilità di avere una vita piena e attiva nella nostra società. Il contratto di integrazione prevede inoltre il rispetto della parità tra uomo e donna e il divieto di coprirsi completamente il volto, norme che a Monfalcone vediamo spesso disattese. Ad esempio, abbiamo il 75% delle donne musulmane che indossano il velo integrale, nonostante ciò sia vietato. Queste regole non sono una forma di discriminazione, ma una garanzia del rispetto dei valori italiani e della coesione sociale.

Come ti spieghi gli attacchi continui e il "tiro al bersaglio" nei tuoi confronti?

Gli attacchi contro di me sono il risultato del fatto che non mi piego al pensiero unico. In un sistema in cui si vuole che tutti si conformino a una certa linea di pensiero, chi si discosta viene attaccato, spesso con mezzi poco corretti come la diffusione di fake news. Non mi sono mai piegata, e non ho intenzione di farlo. La mia lotta è per la difesa dei cittadini e della nostra comunità, per il rispetto delle regole e dei nostri valori.

Questi attacchi rappresentano un tentativo di minare la mia credibilità e il mio lavoro, ma alla fine credo che i cittadini sappiano vedere oltre queste manipolazioni. I cittadini di Monfalcone e della regione conoscono la realtà e vedono i risultati del nostro lavoro. Non è facile resistere a queste pressioni, ma sono convinta che sia necessario per difendere ciò in cui credo. Il mio compito è quello di tutelare il territorio e i cittadini che rappresento, anche se questo significa affrontare critiche e pressioni.

Monfalcone parteciperà alla Barcolana quest'anno. Cosa ci puoi dire al riguardo?

Sì, siamo presenti da anni alla Barcolana, e questa presenza ci ha portato molti benefici, non solo in termini di visibilità, ma anche di crescita culturale ed economica. Partecipiamo con uno stand e un’imbarcazione, promuovendo Monfalcone come un polo della nautica e della cantieristica. Questo evento rappresenta un'occasione unica per raccontare chi siamo e cosa possiamo offrire. Vogliamo dimostrare il nostro impegno nella crescita del settore della nautica, sia sportiva che da diporto, e la nostra determinazione nel posizionare Monfalcone come un punto di riferimento.

Stiamo collaborando con la Regione Friuli Venezia Giulia, la Camera di Commercio, la Capitaneria e vari operatori privati per realizzare questo obiettivo. La nautica è il futuro della nostra città, e partecipare alla Barcolana ci permette di promuovere il nostro territorio e di consolidare relazioni che saranno fondamentali per la crescita economica e culturale della nostra comunità.

 

L'intervista mette in luce la determinazione di Anna Cisint a continuare il suo lavoro per il territorio, nonostante gli attacchi mediatici e politici. La sua visione per Monfalcone si basa su un equilibrio tra sviluppo economico, promozione culturale e rispetto delle regole e dei valori italiani.

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