Sicurezza a Trieste: confronto acceso tra Paolo Menis (M5S) e Antonio Lippolis (FdI) a Trieste Cafe (VIDEO)

Sicurezza a Trieste: confronto acceso tra Paolo Menis (M5S) e Antonio Lippolis (FdI) a Trieste Cafe (VIDEO)

Durante la diretta serale di Trieste Cafe, condotta dal direttore Luca Marsi, si è tenuto un dibattito sul tema della sicurezza a Trieste che ha visto protagonisti Paolo Menis, esponente del Movimento 5 Stelle, e Antonio Lippolis, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a San Dorligo della Valle. Presente in trasmissione anche l’opinionista Stefano Rebek, che ha contribuito al confronto con le sue analisi.

La sicurezza in città: un problema nazionale o locale?
Il confronto si è aperto con un riferimento alla classifica pubblicata dal Sole 24 Ore sulla sicurezza nelle città italiane, in cui Trieste occupa la quindicesima posizione a livello nazionale. Antonio Lippolis ha subito evidenziato come la percezione di insicurezza sia un problema che non riguarda solo il livello locale, ma che si estende a tutta la nazione e persino oltre, arrivando a essere una questione europea e mondiale. Ha sottolineato la mancanza di certezza della pena, spiegando che quando una persona delinque per la decima volta senza essere punita, il Paese rischia di diventare una "terra di nessuno". Lippolis ha anche collegato il problema alla presenza di migranti, dichiarando che spesso "non arrivano i migliori" e che alcuni di questi hanno già precedenti nel loro paese d'origine.

Il ruolo del governo e delle leggi
Paolo Menis, nel suo intervento, ha concordato su alcune delle misure proposte da Lippolis ma ha sottolineato una contraddizione: "Un consigliere di Fratelli d’Italia critica il governo di Fratelli d’Italia," ha affermato Menis, evidenziando che il governo ha la responsabilità di proporre e approvare le leggi necessarie per affrontare questi problemi. Ha inoltre sottolineato come Trieste abbia registrato un aumento delle denunce nell'ultimo anno, suggerendo che la situazione della sicurezza in città sia effettivamente peggiorata.

Divergenze sulle soluzioni
Il dibattito ha toccato anche la questione dell'immigrazione e del modo in cui vengono applicate le leggi. Lippolis ha sottolineato la necessità di una maggiore certezza della pena, lamentando che persone con numerosi precedenti spesso rimangono a piede libero. "Se una persona delinque, deve pagare," ha affermato. Ha inoltre proposto soluzioni come la costruzione di nuove carceri e l'uso di misure più severe per coloro che rappresentano un pericolo per la società.

Menis ha invece ribattuto che il cambiamento delle leggi è nelle mani del Parlamento e del governo, sottolineando che non è possibile governare in modo efficace senza un intervento legislativo chiaro. Ha anche evidenziato la necessità di affrontare la questione della sicurezza con politiche a lungo termine, che non riguardino solo la repressione dei reati, ma anche una maggiore diffusione della cultura del rispetto e dell'educazione civica.

L'opinione di Rebek
Stefano Rebek, intervenendo nel dibattito, ha sottolineato come molti dei problemi di sicurezza siano collegati a persone "non italiane o italiane di seconda generazione." Ha fatto notare che le dinamiche di conflitto sono cambiate nel tempo, con l'uso di armi come coltelli che in passato non facevano parte della cultura italiana. Tuttavia, Rebek ha anche riconosciuto che la mancanza di azioni concrete, come il mancato rispetto delle sanzioni e delle misure legali, contribuisce a una percezione di impunità che incoraggia ulteriori comportamenti illeciti.

Conclusione: quali soluzioni?
Il confronto si è concluso senza una piena convergenza di opinioni, ma con la chiara consapevolezza che il problema della sicurezza a Trieste, così come nel resto d'Italia, richiede un approccio complesso e articolato. Da un lato, vi è la necessità di rafforzare la repressione dei reati e assicurare una maggiore certezza della pena; dall'altro, si richiede una riflessione più profonda sulle cause del fenomeno e sulle politiche a lungo termine che potrebbero contribuire a un cambiamento duraturo.

Luca Marsi, il conduttore, ha cercato di gestire un dibattito vivace e a tratti molto teso.

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