Consegnati i lavori del Parco Lineare: nasce a Trieste il primo parco urbano dopo 150 anni
È stata ufficialmente consegnata questa mattina, 8 aprile 2025, la realizzazione del Parco Lineare di Trieste. Alla cerimonia, tenutasi presso le sale di URSUS alla Sottostazione elettrica, erano presenti rappresentanti del Comune di Trieste, una delegazione del Ministero della Cultura, INVITALIA, ALES S.p.A., la Soprintendenza locale FVG e tutti i soggetti tecnici e operativi coinvolti nel progetto.
Un momento significativo per la città, che si appresta a realizzare il primo parco urbano dopo oltre 150 anni, un’infrastruttura verde pensata per unire natura, sostenibilità, cultura e socialità in un’unica visione contemporanea e rigenerativa.
Un progetto condiviso e frutto di una grande sinergia istituzionale
Il Comune di Trieste ha espresso piena soddisfazione per il lavoro di squadra che ha portato alla stesura di un progetto esecutivo avanzato, con gran parte delle criticità già superate. Presenti anche le imprese consorziate con il CNS – Consorzio Nazionale Servizi, aggiudicatarie dell’appalto integrato ministeriale, e i progettisti dello Studio Hydea Spa.
All’incontro formale hanno partecipato numerosi tecnici e rappresentanti istituzionali, tra cui l’arch. Beatrice Micovilovich (RUP), la dott.ssa Teresa Sommacal, l’ing. Sara Borgogna, la dott.ssa Elisa Bertaglia, l’arch. Barbara Pessina (DL), il CSE Massimo Lanza, l’avv. Teresa Biliani, l’ing. Enzo Fuccaro, Cristina Sturnolo (Ministero della Cultura), l’arch. Luigi Paglialunga (ALES), e il dott. Giuseppe Cester di Bureau Veritas.
Lavori per 630 giorni, investimento da 14,3 milioni di euro
La durata dei lavori è fissata in 630 giorni naturali e consecutivi, con termine previsto per il 23 dicembre 2026. L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 14.367.144,18 euro (IVA esclusa), di cui 346.042,90 euro destinati alla sicurezza e non soggetti a ribasso.
Un parco lineare per connettere città e natura
L’intervento interesserà l’area tra la seconda e la terza fila dei magazzini del Porto Vecchio, con un tracciato che seguirà l’antico reticolo ferroviario, integrando percorsi pedonali e ciclabili, piazze, spazi paesaggistici, specchi d’acqua e aree tematiche legate a natura, sport, arte ed educazione.
Il parco sarà collegato a sud con il centro città e a nord con il parcheggio Bovedo, assumendo un ruolo centrale nella riqualificazione urbana di una zona finora poco accessibile.
Sostenibilità e innovazione al centro del progetto
Tra i punti chiave del progetto, la grande attenzione all’ecologia urbana. Su 31.829 metri quadrati di superficie, saranno recuperati 30.000 mq di suolo drenante, piantati 680 alberi appartenenti a 13 specie diverse, creati 2.450 mq di specchi d’acqua e 3.500 mq destinati allo sport.
Elemento distintivo sarà l’acqua, che accompagnerà il parco lungo tutto il percorso, comparendo e scomparendo tra le piazze e i tracciati, generando un forte valore simbolico e ambientale.