Proteste per il caos davanti al Park San Giusto: “Auto sul marciapiede, addetto mi ha intimato di scendere”

Proteste per il caos davanti al Park San Giusto: “Auto sul marciapiede, addetto mi ha intimato di scendere”

Torna al centro delle polemiche la gestione della viabilità davanti al Park San Giusto, in via del Teatro Romano. A segnalarlo è una residente dello stabile al civico 22, che denuncia una situazione definita “ormai arcinota e incresciosa” a causa dello stazionamento delle automobili in attesa di entrare nel parcheggio, sia lungo la strada che, soprattutto, sul marciapiede.

La donna spiega di aver più volte chiesto agli addetti del park di evitare che le auto restino sul marciapiede, “ma – sottolinea – sono sempre stata inascoltata”.

L’episodio più recente sarebbe avvenuto questa mattina, intorno alle 12.30. La residente, di ritorno con il carrello della spesa, racconta di aver trovato un’automobile ferma sul marciapiede davanti all’ingresso del parcheggio. “Ho chiesto all’automobilista di avanzare verso la sbarra per permettermi di passare senza dover scendere dal marciapiede – riferisce – ma subito sono stata raggiunta alle spalle dall’addetto del park che, con tono perentorio, mi ha intimato: ‘Scenda, scenda dal marciapiede e risalga come fanno tutti. Scenda, se no qui succede un casino’”.

La donna dichiara di aver risposto che avrebbe chiamato i vigili urbani, cosa che ha poi effettivamente fatto. “L’addetto – aggiunge – mi ha risposto: ‘Chiami chi vuole’”. Alla fine, la residente ha dovuto scendere in strada per aggirare l’auto e risalire poco dopo sul marciapiede.

Ora la richiesta è duplice: da un lato, l’invito alla direzione del Park San Giusto a chiarire se simili comportamenti da parte del personale siano tollerati o meno; dall’altro, un appello all’amministrazione comunale per intervenire con misure concrete. “Perché – conclude – non vengono installati cartelli ben visibili che vietino lo stazionamento sulla pubblica via e soprattutto sul marciapiede? È una situazione che si ripete di continuo e che crea disagi a pedoni, residenti e persone con difficoltà di movimento”.