Niente porcini, solo dolore: triestina salvata dagli angeli del Soccorso Alpino
Una tranquilla mattinata alla ricerca di funghi si è trasformata in un imprevisto da ricordare per una sessantenne triestina, soccorsa ieri attorno all’ora di pranzo nei boschi di Ampezzo. La donna, insieme al marito, si era spinta a quota 1200 metri nei pressi del Rifugio Tita Piaz al Passo del Pura, con il cestino pronto per raccogliere i tanto ambiti porcini. Ma, al posto dei funghi, è arrivato un forte dolore a un arto inferiore che le ha impedito di proseguire.
È stato proprio il marito, dopo averla assistita nei primi momenti, a dare l’allarme recandosi al rifugio e chiamando il Nue112. In pochi minuti sul posto sono giunti otto tecnici della stazione di Forni di Sopra del Soccorso Alpino, affiancati dai colleghi della Guardia di Finanza e dai sanitari dell’ambulanza.
La donna triestina è stata imbarellata e trasportata a spalle fino alla strada, in un’operazione non semplice ma condotta con prontezza e professionalità. Una volta giunta al punto di accesso, la malcapitata è stata affidata alle cure dei sanitari, che l’hanno accompagnata in ambulanza per ulteriori accertamenti.
Nessun porcino nel cestino, dunque, ma sicuramente un grande spavento e, soprattutto, la conferma che la macchina dei soccorsi in montagna funziona con precisione e tempestività.