Bagno vietato nella riserva di Miramare, segnalazione: “Davanti la caserma dei Carabinieri”
Trieste, sabato 31 maggio 2025 – ore 8.20 del mattino. Una nostra lettrice ha immortalato un episodio che invita alla riflessione sul rispetto delle regole e sulla tutela delle aree protette. Un uomo, presumibilmente un turista, è stato visto mentre si faceva tranquillamente il bagno all’interno della riserva naturale marina del Castello di Miramare, in un tratto di costa dove la balneazione è vietata, proprio di fronte alla stazione dei Carabinieri del Parco.
L’episodio, avvenuto in pieno giorno, è stato documentato fotograficamente e segnalato alla redazione da una cittadina che, colpita dalla disinvoltura del gesto, ha voluto sottolineare quanto il rispetto delle aree protette debba essere una responsabilità condivisa.
Un patrimonio da rispettare
La Riserva Marina di Miramare è un gioiello naturalistico tutelato a livello nazionale, meta ogni anno di migliaia di visitatori, non solo per la bellezza del paesaggio ma anche per l’ecosistema delicato che custodisce. In questo contesto, la balneazione è espressamente vietata in alcune zone proprio per non alterare l’habitat marino e per preservarne la biodiversità.
Il fatto che il gesto sia avvenuto in prossimità di una caserma e in un’area ben segnalata fa sorgere domande sull’efficacia della comunicazione rivolta ai turisti e sull’educazione ambientale in generale. Non si tratta, infatti, di puntare il dito contro le forze dell’ordine – che già operano con risorse limitate in un territorio esteso – quanto piuttosto di riflettere su come migliorare il sistema informativo e di sensibilizzazione per chi visita la zona.
Un appello alla consapevolezza
Come spesso accade, i comportamenti irrispettosi non nascono necessariamente da malafede, ma da scarsa conoscenza o superficialità. Per questo, la testimonianza della lettrice si fa portavoce di un’esigenza collettiva: valorizzare e proteggere il patrimonio naturale significa anche vigilare e informare, affinché ogni cittadino o turista diventi parte attiva nel rispetto delle regole.
Il Parco di Miramare, così come ogni riserva protetta, non è solo un’attrazione turistica, ma un bene comune fragile, che richiede attenzione, rispetto e consapevolezza da parte di tutti.