Scomparsa di Giulia Bonin, il pd triestino chiede un cambio radicale nella gestione della salute mentale
Trieste piange la tragica scomparsa di Giulia Bonin, 25 anni, seguita dal Centro di Salute Mentale e trovata senza vita l’11 agosto sul Monte Grisa. Un dolore che si accompagna a interrogativi profondi, come sottolinea la segretaria del Partito Democratico di Trieste, Maria Luisa Paglia: «Come è possibile che, nonostante le richieste di aiuto della madre e l’invocazione di un TSO, non si sia riusciti a prevenire questo epilogo?».
Paglia riconosce come positivo il fatto che l’assessore regionale Riccardi abbia chiesto al direttore generale di Asugi Antonio Poggiana un rapporto sul caso e accertamenti sul Centro di via Gambini, ma lo definisce un passo insufficiente. «Questa vicenda non è un episodio isolato – aggiunge – ma la punta dell’iceberg di una sanità pubblica depauperata e del declino della gestione della salute mentale a Trieste, un tempo eccellenza riconosciuta a livello internazionale».
Il Forum Salute e Welfare del PD denuncia da anni le difficoltà del sistema, aggravate dalla mancata apertura 24 ore su 24 del Centro di Salute Mentale di via Gambini, più volte rinviata. Una situazione che costringe gli utenti a spostarsi altrove e a cambiare équipe, con conseguente perdita di continuità terapeutica. «Stabilità del patto terapeutico e continuità del rapporto con i professionisti sono fondamentali, soprattutto in psichiatria», ricorda Paglia.
Per la segretaria dem, non basta aumentare il personale o ordinare verifiche: serve un approccio basato su ascolto, accoglienza e presa in carico reale, con formazione sul campo e rapporti costanti tra operatori e pazienti. «Non si può curare per telefono o con visite sporadiche».
Paglia conclude con un appello forte: «Sul dolore di questa famiglia, e di tutte le famiglie che si sentono sole davanti alla sofferenza dei propri cari, la politica deve fermarsi a riflettere per cambiare. Restituire dignità, risorse e umanità alla salute mentale non è solo buona amministrazione, è un dovere verso ogni cittadino».