"Carte d’identità, attese interminabili e centro civico chiuso", il PD denuncia il disservizio

"Carte d’identità, attese interminabili e centro civico chiuso", il PD denuncia il disservizio

A Trieste ottenere una carta d’identità è diventato un percorso a ostacoli, con tempi di attesa di 3-4 mesi e un servizio territoriale fortemente indebolito dalla chiusura del centro civico di via Locchi, sede anche della IV Circoscrizione. È questo il quadro presentato dai consiglieri del Partito Democratico durante una conferenza stampa organizzata proprio davanti all’edificio chiuso dal mese di settembre.

Il consigliere comunale Luca Salvati, insieme al capogruppo circoscrizionale Luca Bressan e ai consiglieri Marina Coricciati e Alberto Fileti, ha denunciato una situazione che sta mettendo in difficoltà migliaia di cittadini.

Attese di mesi e scadenze in arrivo: “Situazione insostenibile”

Salvati ha ricordato come la richiesta crescente di carte d’identità elettroniche e la progressiva dismissione dei documenti cartacei stiano aggravando una situazione già critica.

“Chi prenota un appuntamento deve aspettare mesi. E dal 2026 non si potrà più viaggiare all’estero con la carta cartacea. Ci sono oltre 15.000 triestini che ne possiedono ancora una. L’Amministrazione – ha affermato – deve garantire risorse e tempi adeguati.”

Una pressione che, secondo i consiglieri, rischia di paralizzare i servizi demografici, soprattutto in assenza di personale aggiuntivo o supporti straordinari.

Centro civico di via Locchi chiuso: “Decisione improvvisa e senza soluzioni”

La chiusura del centro civico di via Locchi, attiva dall’inizio di settembre per lavori, ha peggiorato ulteriormente il quadro.

Bressan ha denunciato la mancanza di comunicazione e di alternative:

“La Circoscrizione è stata avvisata pochi giorni prima. Abbiamo chiesto durata dei lavori e soluzioni temporanee, ma non abbiamo ricevuto risposte. Intanto i servizi restano scoperti.”

Un’interruzione improvvisa che ha colpito uno dei presidi più attivi a livello territoriale.

La IV Circoscrizione senza presidio: “Un danno per la comunità”

La consigliera Marina Coricciati ha sottolineato l’importanza sociale del centro civico:

“È un presidio fondamentale per la comunità. Con la chiusura viene meno prossimità, inclusione e accesso rapido ai servizi.”

Il venir meno della sede rappresenta, secondo il PD, un serio arretramento nella capacità della città di rispondere alle esigenze dei residenti.

Fileti: “Il personale è stato ricollocato? Servono chiarimenti”

Il consigliere Fileti ha posto una questione tecnica ma cruciale:

“Se i tempi sono raddoppiati, dov’è finito il personale del centro civico? È stato ricollocato? Si sta lavorando altrove con la strumentazione trasferita? È necessario capire come si stiano gestendo le risorse.”

Un interrogativo che punta al cuore dell’efficienza amministrativa.

Un appello per un servizio essenziale

Le richieste dei consiglieri PD convergono su un punto: serve un intervento immediato per ridurre i tempi di attesa, garantire trasparenza sulla chiusura del centro civico e assicurare continuità nei servizi demografici, considerati essenziali per la vita quotidiana dei cittadini.

Con migliaia di documenti da rinnovare e un’intera circoscrizione senza presidio, la questione è destinata a restare centrale nel dibattito politico cittadino.