Natale, Governa: “Usciamo da polemica su luci” – Odorico: “Luminarie servono e sono necessarie” (VIDEO)
A inaugurare l’ultima settimana di trasmissioni di confronti del 2025 è stato un confronto particolarmente vivace tra Barbara Odorico Zuccato, vicepresidente della sesta circoscrizione per Forza Italia, e Arturo Governa, vicesegretario regionale di Azione. Un faccia a faccia guidato da Luca Marsi, scandito da un botta e risposta serrato sui temi più caldi della vita cittadina. Dal peso delle luminarie natalizie al turismo, dalla gestione della mobilità fino alla questione dei parcheggi, il dialogo ha offerto uno spaccato reale del clima politico triestino, già in fermento per l’avvicinarsi delle elezioni del 2027.
Luci di Natale tra atmosfera e polemiche
Il primo terreno di confronto è stato quello delle luminarie natalizie. Governa ha riconosciuto che le luci sono un elemento capace di rendere più accogliente la città, creando atmosfera e favorendo il commercio. Il nodo, secondo lui, non è la qualità dell’investimento, ma l’incapacità della città di evitare che anche un tema così trasversale diventi oggetto di scontro politico. Il dibattito – ha sottolineato – nasce dall’affanno amministrativo, che porta a percepire come sproporzionate le risorse dedicate alle luminarie rispetto alle difficoltà di reperirne per altri interventi.
La linea di Odorico Zuccato è stata più netta: Trieste è ormai una città turistica e deve presentarsi all’altezza del proprio ruolo. Le luci, ha detto, sono necessarie, non solo in centro ma anche nei rioni, dove contribuiscono a creare identità e partecipazione. Per Forza Italia la polemica è pretestuosa e legata alla campagna elettorale imminente, non a una reale contestazione dei costi o della progettualità.
Turismo tra aspettative e prospettive
Sollecitati sul rapporto tra luminarie e attrattività, i due ospiti hanno delineato due letture differenti. Governa ha richiamato la necessità di capire se queste scelte generino un reale ritorno in termini turistici, pur ribadendo che nessuna città rinuncerebbe a un addobbo natalizio curato. Odorico Zuccato ha insistito invece sul valore percepito: l’atmosfera natalizia conta e contribuisce alla reputazione della città tanto quanto i servizi e la cura degli spazi pubblici.
Parcheggi, trasporto pubblico e nuovo modello di mobilità
Il tema dei parcheggi ha aperto una fase di confronto ancora più diretta. Odorico Zuccato ha ricordato che Trieste dispone di parcheggi periferici spesso sottoutilizzati e ha auspicato un uso maggiore del trasporto pubblico, soprattutto nei periodi festivi quando il centro si riempie di visitatori. Ha richiamato anche il ruolo delle circoscrizioni nella creazione di eventi che vivificano i rioni, segnale di un’attenzione non solo al turismo ma anche alla socialità locale.
Governa ha posto l’accento sulla necessità di una strategia complessiva. Ha ricordato che l’ultimo piano parcheggi risale al 2007 e che soluzioni tampone, pur utili, non possono sostituire una visione organica. Ha criticato la bocciatura delle proposte private per il raddoppio del Park San Giusto e ha sottolineato l’urgenza di sistemi che alleggeriscano il traffico urbano attraverso aree di sosta integrate con il trasporto pubblico.
Cultura civica e responsabilità quotidiana
Odorico Zuccato ha richiamato anche la responsabilità dei cittadini, ricordando quanto le soste in doppia fila e gli spostamenti brevissimi in auto contribuiscano a generare caos e inquinamento. Governare la mobilità, ha aggiunto, significa anche facilitare un cambiamento culturale. Su questo punto Governa si è dichiarato pienamente d’accordo, riconoscendo che una politica efficace è anche quella capace di modificare gli stili di vita attraverso scelte strutturali e messaggi chiari.
San Nicolò e gli auguri per la città
In chiusura, chiesto agli ospiti un augurio per San Nicolò. Governa ha espresso il desiderio di maggiore serenità nei rapporti sociali e nel dibattito pubblico, invitando a recuperare misura e buon senso. Odorico Zuccato ha rivolto un pensiero alle famiglie in difficoltà economica, auspicando un 2026 più solido e più giusto, capace di restituire fiducia alle persone e prospettive ai più giovani.
Una puntata densa e partecipata, capace di fotografare la complessità della città e il clima politico che l’attende nei prossimi mesi, con un confronto che ha mescolato idee, critiche e visioni per la Trieste che verrà.
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