Attacca il Pd: "Sportello ESATTO in lingua slovena, slitta la commissione o si vuole negare un diritto?"
Oggi in terza commissione comunale è stata presentata la proposta di delibera sull’addendum integrativo al contratto di servizio tra il Comune e la società Esatto. La proposta include, tra l'altro, quella che dovrebbe essere la scontata attivazione dello sportello in lingua slovena in attuazione della legge 23 febbraio 2001, n. 38, “Norme a tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli-Venezia Giulia”. Su questo tema c’è ovviamente una normale aspettativa della minoranza slovena a vedere riconosciuto un diritto elementare e un forte impegno del gruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale.
“La delibera applica semplicemente l'articolo 8 della legge di tutela, che riconosce alla minoranza slovena il diritto all'uso della lingua slovena nei rapporti con i concessionari di servizi di pubblico interesse”, affermano i consiglieri dem Repini e Russo.
Al termine della presentazione della delibera, l’assessore Bertoli ha comunicato alle commissarie e ai commissari che la discussione e le eventuali domande saranno rinviate a una nuova riunione della commissione in quanto la delibera necessita di un ulteriore passaggio in giunta. “Poiché gli assessori di Fratelli d'Italia si sono opposti a questa proposta anche in passato, quando la previsione è stata inserita nel DUP”, Repini e Russo auspicano “che questo non sia il reale motivo dello slittamento della commissione, che si prosegua con una politica cosciente della pluralità del nostro territorio, sperando che il sindaco e l’assessore non cedano alle pressioni - che sarebbero davvero fuori dalla storia - di Fratelli d'Italia e che il punto relativo all'apertura dello sportello in lingua slovena presso Esatto non venga stralciato dalla delibera”.