Adesso Trieste: "Comune faccia chiarezza sulle cause dei malfunzionamenti dell’Aquario e sui danni subiti"

Adesso Trieste: "Comune faccia chiarezza sulle cause dei malfunzionamenti dell’Aquario e sui danni subiti"

Il Capogruppo di Adesso Trieste in Consiglio Comunale Riccardo Laterza interviene in merito al “caso Aquario”, dopo le dichiarazioni dell’Assessora Lodi e dell’Assessore Rossi sui ritardi e sui disservizi legati ai lavori finora condotti.
 
«Lo scorso aprile - dichiara Laterza - avevo inoltrato un’interrogazione, rimasta tuttora senza risposta, per conoscere nel dettaglio la situazione relativa a un’istituzione storica della città che sta rimanendo per troppo tempo inaccessibile al pubblico. Era stata infatti paventata l’ipotesi che l’aumento della fangosità delle acque pompate dal mare nelle vasche della struttura derivasse dall’incremento del traffico navale nel Bacino di San Giusto, e in particolare dal crescente numero di navi da crociera che attraccano alla Stazione Marittima».
 
«Se confermata, questa causa costituirebbe l’ennesimo esempio dell’impatto negativo che l’attuale gestione del traffico crocieristico ha sulla città e sul suo patrimonio storico, naturalistico e scientifico - aggiunge Laterza -. Inoltre, avevamo chiesto, senza avere risposta, se questo malfunzionamento al sistema di pompaggio avesse già causato danni alla fauna marina ospitata nell’Aquario, o addirittura se fosse stata rilevata la morte di alcune specie. Infine, assieme agli aggiornamenti sulle previsioni di fine lavori avevamo ritenuto di chiedere informazioni anche sulle misure che erano state intraprese per salvaguardare le specie a rischio».
 
«Per un’istituzione storica come l’Aquario Marino serve più rispetto da parte della Giunta Comunale: prima di intraprendere progetti faraonici come il Parco del Mare, analogico o digitale che sia, bisognerebbe essere in grado di valorizzare il patrimonio che la città ha già, cosa che l’Amministrazione ha ampiamente dimostrato di non saper o voler fare, su questo come su altri lavori pubblici rimasti incompiuti», conclude Laterza.