“Il Paziente Cronico: Conoscere i problemi per proporre interventi efficaci”

“Il Paziente Cronico: Conoscere i problemi per proporre interventi efficaci”

Una 2 giorni scientifica in al Polo Didattico dell’Università a Gorizia

Trieste, 10 ottobre 2024 – ASUGI comunica che l’11 e 12 ottobre si terra al Conference Center, Polo Didattico di Gorizia dell’Università degli Studi di Trieste l’evento scientifico “Il Paziente Cronico: Conoscere i problemi per proporre interventi efficaci” organizzato dal team multidisciplinare del Dipartimento Specialistico Territoriale di ASUGI, diretto dal Dottor Andrea Di Lenarda, in collaborazione con il prof. Riccardo Candido (direttore SC Patologie Diabetiche), il dott. Roberto Trevisan (direttore SC Patologie Respiratorie) e la dott.ssa Manuela Bosco (direttore SC Nefrologia e Dialisi di Gorizia e Monfalcone).

Nella 2 giorni di Gorizia si discuterà delle prospettive della riorganizzazione territoriale in atto in ASUGI e delle opportunità che si aprono nella gestione clinico-assistenziale multidisciplinare del paziente cronico multimorbido.

Interverranno e porteranno il loro importante contributo di conoscenze e competenze tutte le figure centrali dell’assistenza territoriale, gli infermieri, i fisioterapisti i medici di medicina generale e gli specialisti delle diverse discipline. 

Sono stati invitati a presenziare l’apertura del Convegno, portando i loro saluti, il Direttore Generale di ASUGI Antonio Poggiana, il Direttore della Direzione centrale salute, politiche sociali e disabilità del Friuli Venezia Giulia, Gianna Zamaro, il Rettore dell’Università di Trieste, Roberto Di Lenarda, l’Assessore alla Salute della regione FVG Riccardo Riccardi, il Sindaco del Comune di Gorizia Rodolfo Ziberna, l’Ordine dei Medici di Gorizia ed i Presidenti delle Associazioni Mediche presenti al convegno.  

Nella provincia di Trieste e Gorizia sono 90.000 i pazienti con almeno una malattia cardiaca, respiratoria, renale o con diabete mellito e poco meno di 30.000 quelli che soffrono di almeno 2 di queste malattie. I pazienti con malattie croniche di più organi sono quelli a maggior rischio di avere eventi acuti, di essere ricoverati in ospedale o di accedere al Pronto Soccorso.

L’avanzare dell’età predispone alla frequente coesistenza di diverse malattie con la necessità di prendersi cura non più dei singoli problemi ma della persona nella sua globalità. I professionisti della salute si trovano pertanto ogni giorno nelle necessità di dover bilanciare cure, benefici, rischi e costi e di prioritarizzare i diversi problemi e le diverse azioni terapeutiche. Tutto questo impone la creazione di un team multisciplinare e multiprofessionale per gestire al meglio il paziente con comorbidità in un sistema completamente rinnovato che supera le vecchie logiche di approccio parcellizzato e settoriale al malato.

“In un momento di estrema difficoltà del sistema sanitario regionale e nazionale”, sottolinea il dott. Di Lenarda, “è quindi necessario uno sforzo da parte di tutti per provare a dare risposte efficienti, efficaci, integrate e coordinate alla crescente domanda di salute della popolazione”. Con questo obiettivo l’Azienda Sanitaria Giuliano Isontina ha istituito il Dipartimento Specialistico Territoriale in cui cardiologi, diabetologi, pneumologi e nefrologi lavorano insieme sia nell’area giuliana che isontina, per rispondere al bisogno di salute dei malati cronici nella loro globalità e complessità e non per curare il singolo organo o le singole malattie. Un riferimento unico all’uscita dall’ospedale e in collaborazione con la Medicina Generale per quasi 30.000 pazienti cronici multimorbidi da prendere in carico in area giuliana e isontina, in 3 sedi Hub (case di Comunità di Trieste, Monfalcone e Gorizia) ed, alternando i diversi specialisti, in 6 sedi spoke periferiche.

La prossima apertura degli ambulatori multidisciplinari presso l’Ospedale San Polo di Monfalcone, prevista per la fine dell’anno, e la successiva a Gorizia, sono l’occasione per un ampio confronto, da un lato sulle sfide organizzative per il sistema sanitario pubblico, dall’altro sulle opportunità di presa in carico per i pazienti cronici multimorbidi.