Turisti tra le tombe, Lilly "superstar" del macabro tour triestino: boom di post social

Turisti tra le tombe, Lilly "superstar" del macabro tour triestino: boom di post social

Un utente di un gruppo Facebook tematico, cittadino non triestino in visita in città per le vacanze, ha recentemente condiviso un toccante ricordo durante una visita al Cimitero di Trieste. L'utente ha voluto rendere omaggio alla memoria di Liliana Resinovich, scomparsa tragicamente il 5 gennaio 2022, visitando il cimitero appositamente per questo commovente monito. La sua testimonianza non lascia indifferenti, perché visitare il luogo di riposo di Liliana è come ripercorrere gli ultimi istanti della sua vita, un'eco lontana di una storia dolorosa che ha lasciato segni profondi nel cuore di chi l’ha conosciuta.

Un ricordo che suscita emozione
Le immagini mostrano il luogo di sepoltura di Liliana, decorato con fiori colorati e una foto incorniciata, simbolo di un amore eterno, che neanche il tempo o la morte riescono a scalfire. "Non ci sono parole per descrivere ciò che provo", ha scritto l'utente, aggiungendo che vedere quella tomba da vicino ha riaperto ferite mai guarite. "Un dolore che non si spegne, che si rinnova ogni volta che penso a Liliana e alla tragica fine che ha incontrato," ha confessato l'utente, catturando l'attenzione e l’empatia di tanti altri che hanno vissuto questo dramma, anche solo da spettatori.

Il macabro fascino del turismo cimiteriale: alla ricerca delle tombe 'vip'
Il cimitero di Trieste, come tanti altri luoghi di sepoltura storici, è diventato negli anni una meta per un particolare tipo di visitatori, quelli che inseguono la storia e i ricordi di personaggi noti, spesso chiamato turismo cimiteriale. Tra tombe di personalità illustri e figure tragiche come Liliana Resinovich, i turisti vengono attratti da un mix di curiosità e rispetto. Tuttavia, c’è chi critica questa forma di turismo, definendolo macabro e irrispettoso, come se le tombe di chi ha vissuto storie drammatiche diventassero luoghi di spettacolo. Chi visita questi luoghi, afferma spesso di farlo per commemorare e riflettere, ma a volte il confine tra ricordo sincero e voyeurismo morboso si fa sottile.

La tomba di Liliana Resinovich, in particolare, è ormai un punto di fermata per chi, spinto dalla notorietà della sua vicenda, decide di visitare Trieste. E così, quello che dovrebbe essere un luogo di pace e riflessione si trasforma in una sorta di pellegrinaggio per chi vuole vedere con i propri occhi il sito che segna il tragico epilogo di una vita interrotta troppo presto. Un fenomeno che, se da un lato può mantenere vivo il ricordo, dall’altro rischia di ridurre la memoria di queste persone a semplici attrazioni turistiche.

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