Roma: Ennesimo cavallo affronta una tragica sorte ad una manifestazione pubblica

Foto di Chait Goli [...]

Roma: Ennesimo cavallo affronta una tragica sorte ad una manifestazione pubblica

Ennesimo, tragico epilogo per un animale sfruttato durante una manifestazione pubblica: ieri, ad Anguillara Sabazia (Roma), un cavallo ha perso la vita in occasione della festa dedicata a Sant’Antonio Abate, patrono degli animali. Un incidente terribile che ha visto lo sfortunato animale, che in quel momento trainava un carro, scivolare sul terreno melmoso e scontrarsi con un altro cavallo: in pochi istanti si è accasciato a terra, senza vita. I carabinieri della compagnia di Bracciano, presenti sul luogo dell’incidente, hanno richiesto l’intervento di un veterinario, ma per il povero cavallo non c’è stato niente da fare.

Ancora una volta, l’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) condanna con fermezza il coinvolgimento di qualsiasi animale nelle manifestazioni pubbliche – siano esse di carattere religioso o “pagano” – che rappresentano inevitabilmente momenti di stress, fatica e gravi rischi per la loro salute e incolumità.

Nel 2025 è inammissibile assistere ancora a celebrazioni di vario genere che si trasformano in tragedie per gli animali coinvolti – dichiara Massimo Comparotto, Presidente OIPA Italia – Bisogna ripensare al modo in cui le tradizioni vengono onorateperché al centro di ogni manifestazione devono collocarsi il rispetto per la vita e la tutela di chi non può difendersi“.

L’OIPA sottolinea l’urgenza di adottare regolamenti per vietare l’utilizzo degli animali nelle manifestazioni pubbliche. “Gli animali non sono strumenti di intrattenimento o giocattoli nelle mani dell’essere umanoÈ necessario che i Comuni e le autorità locali garantiscano controlli severi per prevenire incidenti e maltrattamenti” prosegue Comparotto.

Una volta di più, la tradizione sembra aver avuto la meglio sulla necessità di calarsi nel presente e di abbracciare il cambiamento che questo atto richiede. Le tradizioni sono importanti, ma è doveroso rivedere il modo in cui vengono celebrate, legato a una visione anacronistica e crudele del nostro rapporto con gli animali.

Eventi come le feste patronali e le manifestazioni possono essere celebrati anche senza coinvolgere gli animali, acquisendo un ulteriore significato educativo sul rispetto degli animali non umani e sul loro diritto all’autodeterminazione. È indispensabile un cambiamento culturale immediato perché episodi come quello di Anguillara Sabazia non si ripetano.