Allergia da contatto alla Neomicina: pubblicato lo studio ASUGI sulla rivista Contact Dermatitis
Uno studio epidemiologico multicentrico condotto dall’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) in collaborazione con l’Università di Trieste è stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Contact Dermatitis. Lo studio, realizzato sotto la guida del Prof. Luca Cegolon (UCO Igiene e Medicina Preventiva) e della Prof.ssa Francesca Larese Filon (Direttore dell’UCO di Medicina del Lavoro), ha analizzato i dati di oltre 30.000 pazienti sottoposti a patch test in ambulatori allergologici del Nord-Est italiano (Trieste, Padova, Pordenone, Rovigo e Trento/Bolzano) tra il 1997 e il 2021.
Neomicina: antibiotico a largo spettro e allergene riconosciuto
La Neomicina, un antibiotico aminoglicosidico ad ampio spettro, agisce bloccando la sintesi proteica dei batteri ed è efficace contro microrganismi Gram positivi, Gram negativi e anaerobi. Utilizzata principalmente in ambito topico per infezioni di cute, orecchio e occhio, la Neomicina è impiegata anche in ambito orale, ad esempio in odontoiatria e prima di interventi chirurgici per ridurre la flora batterica intestinale. È utilizzata inoltre in veterinaria.
Tuttavia, come tutti gli antibiotici, la Neomicina può causare intolleranze, antibiotico-resistenza e reazioni allergiche. L’allergia da contatto alla Neomicina, descritta per la prima volta nel 1952 e riconosciuta come allergene dell’anno nel 2010 dall’American Contact Dermatitis Society, si manifesta tipicamente con eritema, edema, vescicole e croste in corrispondenza delle aree trattate.
I risultati dello studio ASUGI
L’analisi epidemiologica ha rilevato una prevalenza dell’allergia da contatto alla Neomicina del 2,29%, con una progressiva riduzione dal 2003 in poi. La sensibilizzazione è risultata più frequente:
- Tra pazienti di sesso femminile;
- In persone con più di 60 anni, spesso affette da dermatite alle gambe;
- In individui che mostravano co-sensibilizzazioni ad altri allergeni come lanolina, benzocaina e timerosal.
La diminuzione dei casi osservata negli anni è probabilmente legata a politiche sanitarie restrittive, che hanno limitato la prescrizione e l’acquisto da banco della Neomicina in Italia. In paesi come la Danimarca, questo antibiotico è stato ritirato dal commercio per uso umano nel 2009, mentre in altre nazioni, come il Canada, sono state implementate restrizioni simili. Tuttavia, negli Stati Uniti, l’uso della Neomicina rimane elevato, e tra il 2011 e il 2018 è stata identificata come uno degli apteni più frequentemente responsabili di allergie da contatto.
Diagnosi e prevenzione
Per diagnosticare correttamente un’allergia da contatto alla Neomicina, sono essenziali un’anamnesi farmacologica dettagliata e i patch test, specialmente nei pazienti più anziani, che frequentemente utilizzano medicamenti e antibiotici topici per condizioni come la dermatite da stasi.
Lo studio evidenzia l’importanza di una maggiore consapevolezza medica su questa problematica, spesso sotto-diagnosticata o confusa con infezioni cutanee. Un’attenzione specifica è necessaria per migliorare la gestione e la prevenzione delle allergie da contatto legate a medicamenti topici.