Dentro la Notizia, 93enne rischia di essere sfrattata dai preti: «Vorrei solo morire in questa casa»

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Dentro la Notizia, 93enne rischia di essere sfrattata dai preti: «Vorrei solo morire in questa casa»

Una storia che ha toccato il cuore di milioni di italiani quella andata in onda su “Dentro la notizia”, il programma di Gianluigi Nuzzi su Canale 5. Protagonista la signora Giovanna, 93 anni, da più di mezzo secolo in affitto in un appartamento nel centro di Roma, di proprietà dell’Arciconfraternita dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso, che ora vuole liberare l’immobile.

«Perché devo andare via? Ho 93 anni, vorrei morire in questa casa, anche stanotte», ha detto la donna con voce ferma ma piena di dolore. In quella casa ha vissuto 56 anni e mezzo, ha visto crescere la sua famiglia e ha perso il marito. «Non chiedo nulla, solo di poter restare qui fino alla fine dei miei giorni», ha ripetuto con dignità davanti alle telecamere.

Secondo quanto raccontato durante il servizio, l’Arciconfraternita avrebbe motivato lo sfratto con la necessità di destinare l’alloggio ai sacerdoti missionari. Tuttavia, come sottolineato dagli inviati della trasmissione, molti altri appartamenti dello stesso stabile sarebbero stati trasformati in B&B, circostanza che ha sollevato non poche perplessità tra i telespettatori.

L’inviata Michelle, recatasi a casa dell’anziana, ha tentato di parlare con il monsignore che ha firmato l’ordine di sfratto. L’incontro, però, è stato breve e teso: «Non ho nulla da dire a voi», ha dichiarato il prelato, evitando ogni confronto. «Non è una bella immagine», ha commentato l’inviata, mentre la signora Giovanna, con le lacrime agli occhi, ha aggiunto: «Lui non mi ha mai chiamata, non è mai venuto a trovarmi».

La 93enne ha spiegato di aver sempre pagato regolarmente l’affitto e di aver provveduto a proprie spese ai lavori di manutenzione, «perché mio marito e io siamo sempre andati incontro all’Arciconfraternita». Nonostante l’età avanzata e i problemi di salute – «non vedo bene per la maculopatia e non sento quasi più» – la donna conserva una lucidità e una forza che hanno colpito il pubblico.

Durante la trasmissione, Nuzzi e la redazione hanno espresso solidarietà alla signora, promettendo di seguire il caso: «Saremo dalla sua parte, proveremo a bussare anche alle porte del Vaticano». Infatti, Giovanna ha scritto una lettera destinata a Papa Francesco, chiedendo solo «serenità e tranquillità, niente di più».

Un caso che va oltre la cronaca: un simbolo di umanità e ingiustizia percepita, che solleva interrogativi profondi sul diritto alla casa, sulla tutela degli anziani e sulla coerenza tra i principi di carità cristiana e le scelte amministrative delle istituzioni religiose.

Nel frattempo, Giovanna continua a vivere tra gli scatoloni, sperando che qualcuno intervenga. «Non voglio niente, solo restare qui. Ho vissuto tutta la mia vita in questa casa. Quanto potrò vivere ancora?» ha detto, stringendo la mano dell’inviata in diretta.

Un appello che ha commosso l’Italia e che, come ha concluso Gianluigi Nuzzi, «merita di essere ascoltato, perché dietro i numeri e gli atti legali ci sono le persone, e la loro dignità».