Caso Lilly, a Quarto Grado il nuovo giallo della maglia fluo sequestrata in via Verrocchio
Torna al centro dell’attenzione mediatica il caso di Liliana Resinovich, con la nuova puntata del programma Quarto Grado, condotto da Gianluigi Nuzzi su Retequattro, che ha dedicato ampio spazio a un dettaglio apparentemente secondario ma potenzialmente significativo: una maglia gialla.
Secondo quanto ricostruito nel corso della trasmissione, la maglia in questione sarebbe stata sequestrata nell’abitazione di via Verrocchio, dove Liliana viveva con il marito Sebastiano Visintin, e risulterebbe simile per tonalità a una fibra gialla rinvenuta sul polsino della felpa che la donna indossava al momento del ritrovamento del corpo.
Il confronto tra indumenti e il possibile significato della fibra
L'attenzione si è concentrata sull’ipotesi che quella fibra possa appartenere alla maglia sequestrata o ad altri indumenti simili. La trasmissione ha mostrato immagini in cui Sebastiano indossava proprio una maglia gialla nella mattinata del 14 dicembre 2021, giorno della scomparsa di Liliana. La domanda emersa è se tale elemento possa essere considerato un indizio o sia solo una coincidenza legata alla convivenza tra i due.
La replica indiretta e il tema delle magliette usate da molti
Durante la puntata si è tornato anche sulla possibilità che altre persone potessero indossare magliette simili, come quelle utilizzate nei contesti sportivi triestini, ad esempio dall’associazione Marathon. Si è ricordato che lo stesso Claudio Sterpin, storico amico di Liliana, e numerosi membri del gruppo sportivo avevano in passato indossato magliette gialle, in particolare in occasione della staffetta del Sessantesimo del ritorno di Trieste all’Italia, nel 2014.
È stato ricordato inoltre che diversi esemplari della stessa maglia erano stati distribuiti nel tempo, e che il tipo di tessuto di quei capi sportivi sarebbe impermeabile e non soggetto a perdita di fibre, secondo quanto riferito da chi li ha utilizzati. Questo dettaglio metterebbe in dubbio che la fibra ritrovata possa realmente provenire da quel tipo di indumento.
Una pista controversa: dettaglio tecnico o falso indizio?
La fibra gialla è attualmente al vaglio degli inquirenti, ma resta da capire se si tratti di un elemento in grado di orientare l’indagine oppure di un frammento trascurabile, attribuibile a un contatto occasionale con uno dei tanti indumenti presenti nella casa di via Verrocchio. Le ipotesi formulate nel programma restano al momento prive di riscontro definitivo.
Un caso ancora avvolto dal mistero
Mentre continuano gli approfondimenti tecnici, compresi quelli sui telefoni e sul numero di passi registrati dal contapassi dell’iPhone di Liliana, il pubblico resta in attesa di certezze. La vicenda della maglia gialla si aggiunge così ai tanti tasselli ancora da chiarire nel complesso mosaico del caso Resinovich, che continua a suscitare interrogativi e alimentare tensioni tra le persone coinvolte.
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