Mattino 5 , "Sequestro non è valido": l’avvocato di Sempio attacca sull’incidente probatorio

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Mattino 5 , "Sequestro non è valido": l’avvocato di Sempio attacca sull’incidente probatorio

Un confronto acceso quello andato in onda su Mattino 5, il programma condotto da Federica Panicucci su Canale 5, dove al centro della discussione è tornato il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, la giovane uccisa a Garlasco nel 2007. Ospite in collegamento, l’avvocato di Andrea Sempio – recentemente tornato sotto i riflettori in merito ad alcuni reperti – ha contestato duramente la legittimità delle operazioni condotte durante l’incidente probatorio, denunciando presunte irregolarità nella gestione della prova.

"Manca il decreto di sequestro: la legge non si viola"

Sin dalle prime battute, il legale ha sollevato una questione preliminare: «Mi sono opposto all’apertura dello scatolone contenente la spazzatura», ha spiegato in diretta, «perché in assenza di un decreto di sequestro, che ho richiesto più volte senza mai riceverlo, non si poteva procedere. La legge non si viola, mai». L’avvocato ha poi precisato che, in base al codice di procedura penale, ci sono due modi per effettuare un sequestro: «O lo fa la polizia giudiziaria durante l’intervento sulla scena del reato, convalidato poi dal pubblico ministero, oppure lo dispone direttamente l’autorità giudiziaria con un decreto motivato».

In questo caso, secondo la difesa, nessuna delle due procedure sarebbe stata seguita correttamente. «Non c’è traccia del decreto», ha ribadito, «e non capisco perché il RIS di Parma, intervenuto all’epoca, non abbia repertato la spazzatura».

Dall'opposizione al DNA fino all'incidente probatorio: “Siamo garanti della legge”

Durante la trasmissione, Federica Panicucci ha incalzato l’ospite sottolineando che la difesa si è opposta a tutte le fasi dell’indagine: dal prelievo del DNA alla mancata presentazione di Sempio in procura, fino al recente incidente probatorio. «Ci siamo opposti perché il nostro ruolo è garantire che tutto avvenga secondo la legge. Se così non fosse, che ci staremmo a fare?», ha risposto l’avvocato.

Alla domanda sul perché non si prosegua con le analisi se si è davvero certi dell’innocenza del proprio assistito, il legale ha replicato con fermezza: «Non temiamo nulla. Ma siamo tenuti a eccepire le violazioni procedurali. Ho già preannunciato un’istanza di annullamento per tutto ciò che è stato fatto in assenza di legalità».

Sull’indagine: “Temo sia viziata”

Le parole dell’avvocato sono poi diventate ancora più dure: «Temo che l’indagine sia viziata da atti in violazione della legge. Lo ripeto dall’inizio. Quando ho parlato di macchinazione, intendevo questo». Alla domanda se temesse che qualcuno avesse inserito elementi contro Sempio, ha risposto: «No, non credo. Ma ribadisco che c’è un problema procedurale gravissimo».

Sulla posizione del suo assistito, il legale ha voluto chiarire un passaggio: «Non ho detto io a Sempio di dichiararsi innocente. È lui che si dichiara tale. Io ho il dovere di difendere tutti: innocenti o colpevoli che siano».

“Per onorare Chiara serve rispetto della legge”

In chiusura, l’avvocato ha contestato anche le tempistiche del sequestro del noto “fruttolo”, elemento centrale di questo nuovo capitolo del caso. «Mi devono spiegare perché non è stato preso il 13 agosto 2007, ma otto mesi dopo. E soprattutto perché non c’è traccia del decreto di sequestro. Non è un dettaglio, è il fondamento della validità di un’indagine».

Il legale ha respinto l’insinuazione che la difesa voglia ostacolare la verità: «Siamo dalla parte della verità, proprio perché chiediamo il rispetto delle regole. L’onore di Chiara si difende anche così».