USB in piazza a Trieste contro governo e guerra: “Meloni taglia il sociale e colpisce i poveri” (VIDEO)
Mattinata di protesta oggi in piazza della Borsa a Trieste, dove il sindacato USB – Unione Sindacale di Base ha organizzato un presidio nell’ambito dello sciopero nazionale. Un’iniziativa che ha voluto puntare i riflettori su un contesto che il sindacato definisce preoccupante: tra spese militari in aumento, tagli allo stato sociale e povertà crescente, la protesta ha assunto anche un chiaro tono politico.
“Economia di guerra e diritti calpestati”
Ai microfoni di Trieste Cafe, i referenti USB hanno denunciato l'attuale clima geopolitico internazionale, citando in particolare i nuovi bombardamenti israeliani in Iran: “Se fosse stata la Russia, ci sarebbe stata una condanna unanime. Invece qui tutto viene giustificato”. Il conflitto, sostengono, ha effetti diretti anche sull’Italia, proiettata verso una economia di guerra: “Il prossimo vertice NATO del 24-25 giugno porterà a nuove spese militari. E come sempre, il prezzo sarà il taglio dello stato sociale e dei salari”.
“Meloni non lotta contro la povertà, ma contro i poveri”
Fortissima la critica al governo attuale: “È un esecutivo che combatte i poveri, non la povertà. Ha tagliato il reddito di cittadinanza, costringendo persone a frugare nei cassonetti. A San Giacomo lo vediamo tutti i giorni”. Una condizione, affermano, che “non è degna di un paese civile”.
“Europa in stagnazione, serve un cambio radicale”
USB sottolinea che il problema non è solo italiano: “Siamo in presenza di 27 mesi di stagnazione economica non solo in Italia, ma anche in Germania e nel resto d’Europa”. Un quadro che, secondo il sindacato, richiede un cambio di rotta radicale.
“Più investimenti pubblici, più occupazione locale”
Tra le proposte, USB rilancia la nazionalizzazione di imprese strategiche, come l’Ilva di Taranto, e valorizza le aziende di telecomunicazione del territorio triestino: “Possono generare occupazione, sviluppo e innovazione. Servono politiche industriali pubbliche, non tagli”.
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