Rotary happycamp Ancarano, settimana ricca di attività e divertimento per 40 ragazzi disabili
"Ci sono molti modi per esprimere la propria generosità e scegliere di farlo partecipando a un'iniziativa appassionante, ma allo stesso tempo impegnativa, come il Rotary happycamp Ancarano dimostra la generosità dei volontari che vi aderiscono e la valenza sociale di questo progetto. La nostra società deve guardare con attenzione a questi eventi che rappresentano il modo migliore per porre l'attenzione su una condizione che, con l'avanzare dell'aspettativa di vita, coinvolge potenzialmente tutti". È con queste parole che il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, ha espresso l'apprezzamento della Regione per l'undicesima edizione dell'iniziativa benefica creata dal Rotary Club, che prenderà il via lunedì 26 agosto al Centro Marino della Croce Rossa Slovena di Punta Grossa (in prossimità dell'ex valico confinario di Lazzaretto) e permetterà, nell'arco di una settimana, a 40 ragazzi disabili provenienti da Italia, Slovenia, Croazia e Austria di partecipare a numerose attività, tra le quali fisioterapia, musicoterapia, escursioni in barca, corsi di pittura e teatro. Il tutto grazie al supporto dei numerosi volontari che assisteranno e coadiuveranno i disabili e loro famiglie in tutte le iniziative previste. Ringraziando per l'attenzione posta sui temi sociali e socioassistenziali il presidente del Rotary Club Muggia, Giancarlo Cortellino, ha evidenziato che "la concessione a questa iniziativa del patrocinio della Regione è un importante riconoscimento del lavoro svolto dal 2009 ad oggi e fungerà da ulteriore sprone morale per continuare sulla strada intrapresa e migliorare ancora l'happycamp, che oggi ha anche una valenza internazionale". Riccardi ha evidenziato che "nella nostra società ci sono persone che vivono e altre che sopravvivono e uno dei nostri obiettivi deve essere quello di ridurre la distanza tra queste categorie anche attraverso eventi come questo. La disabilità non è una condizione che colpisce solo il singolo individuo ma coinvolge l'intera famiglia ed è grazie al ruolo cruciale giocato dal volontariato se il nostro Paese, seppur dopo troppi anni, ha una legge sul 'dopo di noi'. Le istituzioni troppo spesso non hanno dato risposte sul tema della disabilità. Oggi è quindi fondamentale recuperare il tempo perduto e fornire soluzioni concrete alle famiglie e ai disabili, così da rendere la nostra società più giusta". Il vicegovernatore ha quindi spiegato che "alcuni aspetti culturali ci portano a pensare solo alle situazioni acute, mentre la salute è una condizione con la quale si deve convivere per tutta la propria esistenza. Lo sforzo della Regione è quindi volto a concretizzare un modello nel quale le sale operatorie e le strutture ospedaliere sono anelli di una catena più lunga che consente di dare risposte ai bisogni dei cittadini, anche se questo significa smontare 'pezzi di potere' e superare posizioni basate su arroccamenti all'interno di certi castelli".