Zone Rosse, Democrazia Sovrana e Popolare: “Basta penalizzare i commercianti, servono misure concrete”
L’ordinanza sindacale che impone la chiusura dei locali entro le ore 24:00 nelle cosiddette "zone rosse" sta suscitando critiche e perplessità. Secondo il gruppo Democrazia Sovrana e Popolare-Trieste, questa misura rappresenta un semplice palliativo, incapace di affrontare in modo strutturale il problema della sicurezza cittadina.
Una misura inefficace e penalizzante
L’ordinanza, che dovrebbe contrastare fenomeni di microcriminalità e degrado urbano, viene giudicata inadeguata:
"Penalizza unicamente i commercianti, senza risolvere alla radice i problemi legati alla sicurezza e alla microcriminalità."
Secondo il gruppo politico, la misura non solo è inefficace, ma rischia di aggravare la situazione economica degli esercenti, già colpiti duramente dalle restrizioni passate.
Un fallimento già visto
La critica si basa anche sull’esperienza precedente: una simile ordinanza era stata adottata per tre mesi nel 2024, con risultati definiti "del tutto insufficienti". La situazione odierna, caratterizzata da episodi di criminalità e degrado nelle aree interessate, sarebbe la prova del fallimento di tali provvedimenti emergenziali.
La responsabilità delle istituzioni
Democrazia Sovrana e Popolare sottolinea come l’incapacità di affrontare il problema alla radice derivi anche dalla mancata assunzione di personale nelle forze dell’ordine negli anni passati. In questo contesto, la politica locale avrebbe scelto di scaricare la gestione della sicurezza sui commercianti, con interventi emergenziali che non tengono conto della realtà del territorio.
Una richiesta di misure strutturali
Il gruppo politico propone un cambio di rotta e chiede misure strutturali per garantire la sicurezza urbana. Tra queste, l’incremento del personale delle forze dell’ordine, soprattutto per attività info-investigative, e l’applicazione di pene certe per i responsabili di reati:
"Non è accettabile che ogni episodio di criminalità venga affrontato con provvedimenti emergenziali. È indispensabile un piano strutturale che garantisca sicurezza e sostegno alle attività commerciali."
Appello al ritiro dell’ordinanza
Alla luce di quanto esposto, Democrazia Sovrana e Popolare-Trieste chiede il ritiro immediato dell’ordinanza e invita le istituzioni locali a sviluppare un approccio più strategico e duraturo per affrontare il problema della sicurezza cittadina.