Stefano Rebek: "La musica è cambiata, ma il karaoke è tornato" (VIDEO)
Durante la diretta di Trieste Cafe dedicata a Turismo ed eventi a Trieste nel 2025, l’intervento dell’opinionista Stefano Rebek ha offerto una riflessione interessante sull'evoluzione delle serate musicali e delle abitudini dei triestini, con un focus sul cambiamento dei format e delle preferenze generazionali.
La stagione "morta" di gennaio
Rebek ha iniziato il suo intervento commentando una situazione comune per molte attività legate al divertimento e alla musica: "Fino a qualche anno fa, gennaio era un periodo morto, soprattutto nella prima metà del mese. Le discoteche e i locali erano vuoti, anche a causa degli universitari che tornavano nelle loro città per le vacanze natalizie. Io stesso chiudevo le attività, mandavo tutti in ferie e riaprivo a metà o fine mese."
Questa dinamica sembra però aver subito una trasformazione negli ultimi tempi, con una ripresa significativa che, secondo Rebek, lascia ben sperare per il futuro del settore.
La separazione delle generazioni nelle serate
Uno dei punti chiave dell’intervento di Rebek è stato il cambiamento nel pubblico delle serate musicali. "Un tempo discoteche e disco bar erano un punto di incontro per diverse generazioni. Ora, invece, assistiamo a una netta separazione. Ci sono serate per i giovani, con un pubblico prevalentemente tra i 18 e i 25 anni, e serate per persone più grandi, dove la musica anni '80, '90 e 2000 diventa protagonista."
Rebek sottolinea come questa divisione non sia solo anagrafica, ma anche legata ai gusti musicali: "Le serate per i giovani includono trap, rap e musica formattata per il loro gusto, mentre i più grandi preferiscono una musica più cantabile, dove spesso il ballo si accompagna al canto, anche se non è karaoke."
Il ritorno del karaoke come fenomeno sociale
Un altro punto di discussione è stato il ritorno del karaoke, che sta vivendo una vera e propria evoluzione rispetto al passato. "Se una volta il karaoke era una persona sul palco che cantava, ora vediamo format più inclusivi, dove ogni tavolo può partecipare con microfoni dedicati. Questo concetto, già popolare in America, si sta diffondendo anche da noi, rendendo la serata un’esperienza collettiva."
Rebek ha evidenziato come questi nuovi format stiano avvicinando persone di gusti ed età diverse, creando un punto di incontro nonostante la separazione generazionale osservata in altre tipologie di eventi.
La musica come specchio delle generazioni
Concludendo il suo intervento, Rebek ha posto una domanda al conduttore Luca Marsi e agli altri ospiti, invitandoli a riflettere su una questione cruciale: "La musica sta separando le generazioni? O esistono ancora eventi e format capaci di unire i gusti e far convivere pubblici diversi?"
Una domanda che lascia spazio a una riflessione più ampia sul ruolo della musica e degli eventi nel costruire una comunità inclusiva, anche in una città dinamica come Trieste.
DI SEGUITO IL VIDEO
RIPRODUZIONE RISERVATA