Sentinelle in Piedi sabato in piazza Unità: “No al DDL sul suicidio assistito, difendiamo la vita”
Le Sentinelle in Piedi tornano a Trieste con una nuova veglia silenziosa per difendere la vita “dal concepimento fino al suo naturale tramonto”. L’appuntamento è fissato per sabato 8 novembre alle 16.30 in Piazza Unità d’Italia, in contemporanea con analoghe manifestazioni in altre dieci città italiane, dal Friuli Venezia Giulia alla Toscana, passando per Lombardia, Liguria, Emilia e Veneto.
L’iniziativa si inserisce nella più ampia mobilitazione nazionale contro il Disegno di Legge sul suicidio assistito, che – secondo i promotori – aprirebbe “la porta alla morte di Stato” nell’ordinamento giuridico italiano.
“Difendere la vita non è un gesto politico, ma un atto di verità – dichiarano i portavoce del movimento –. Una società che elimina i suoi elementi più fragili smette di riconoscere la propria umanità”.
Durante le precedenti veglie svolte a Roma, Genova, Busto Arsizio e Fossano, le Sentinelle hanno rivolto un appello diretto alle istituzioni:
- Alla Corte Costituzionale, per ribadire che “non c’è alcun vuoto normativo” sul tema;
- Al Parlamento, per chiedere di “non cedere alla pressione indebita della Corte”;
- A Deputati e Senatori, per ricordare che “devono rispondere ai cittadini che li hanno eletti”;
- Al Governo, affinché “non si intesti una legge mortifera che sancirà il suicidio di una società dove già da tempo non si nasce più”.
La manifestazione triestina seguirà il tradizionale stile delle Sentinelle: i partecipanti si disporranno in silenzio, in piedi e distanziati, spesso leggendo un libro, come segno di meditazione e testimonianza civile.
L’obiettivo – spiegano i promotori – è “mantenere viva l’attenzione su un tema che riguarda la dignità della persona e la tutela della vita in ogni sua fase, senza lasciarsi trascinare da logiche ideologiche o politiche”.