Safer Internet Day insieme all'assessore Roberti presso la scuola Morpurgo
"Il cyberbullismo è un tema molto delicato,
di grande attualità e importanza, ed è fondamentale che le
istituzioni, nei limiti delle proprie competenze, collaborino tra
loro per fornire risposte concrete e a 360 gradi nel contrasto a
questo fenomeno, come avviene nel caso del Safer internet day,
promosso dalla Regione in collaborazione con la Polizia di
Stato".
È questo il pensiero espresso questa mattina dall'assessore
regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, nell'aula magna
della scuola Morpurgo, alla presenza di un centinaio di studenti
delle classi terze, durante il Safer internet day, evento online
di sensibilizzazione sul cyberbullismo organizzato
dall'associazione #Cuoriconnessi in collaborazione con la Polizia
di Stato, che coinvolge studenti da tutta Italia.
A margine dell'iniziativa, Roberti ha sottolineato che "la
Regione Friuli Venezia Giulia stanzia regolarmente risorse per
progetti di contrasto al cyberbullismo, un fenomeno
particolarmente insidioso che può avere conseguenze molto gravi
per chi lo subisce, come purtroppo dimostrano frequentemente le
cronache. L'attenzione deve rimanere sempre alta, poiché i nostri
ragazzi fanno ampio uso degli strumenti informatici, ormai
essenziali nella loro quotidianità, ma che, se utilizzati in modo
improprio, possono esporli a rischi o ferire profondamente il
prossimo".
Attualmente, in Friuli Venezia Giulia la Regione sostiene 17
progetti di prevenzione del cyberbullismo realizzati dai Comuni.
"Si tratta di iniziative che, nella quasi totalità dei casi,
vedono un ruolo chiave della Polizia locale e si sviluppano sia
nei capoluoghi, come Trieste e Udine, sia in Comuni di medie
dimensioni, come Monfalcone e Spilimbergo, fino a realtà più
piccole, come Corno di Rosazzo o Tricesimo" - ha spiegato Roberti
-. Il cyberbullismo, diffondendosi attraverso la rete, può
potenzialmente colpire qualsiasi comunità".
Come nel caso del Safer internet day, che a Trieste ha visto la
partecipazione, tra gli agenti di Polizia, della campionessa di
nuoto Stefania Pirozzi, i progetti sostenuti dalla Regione mirano
ad aumentare la consapevolezza dei giovani sui rischi connessi a
determinate dinamiche, attraverso momenti di ascolto di
esperienze reali e laboratori che aiutino a far emergere dubbi e
comportamenti errati.
Roberti ha quindi evidenziato che "si sta investendo fortemente
anche sulla formazione del personale della Polizia locale, il
quale, vivendo a contatto diretto e costante con le rispettive
comunità, può cogliere eventuali segnali premonitori di
situazioni di disagio. Sono stati organizzati due corsi di
formazione con esperti, che hanno coinvolto 56 tra ufficiali e
agenti, fornendo loro strumenti per prevenire e contrastare il
fenomeno del cyberbullismo e quello, strettamente correlato,
delle cosiddette baby gang".
La Regione ha inoltre sostenuto la realizzazione di sale di
ascolto protetto per minori e persone vulnerabili vittime di
violenza, nei comandi di Polizia locale di Trieste, Muggia e
della Comunità della Carnia. "Si tratta di ambienti sicuri, dove
le vittime di bullismo, cyberbullismo o violenza possono essere
accolte e denunciare gli abusi subiti in un contesto protetto,
alla presenza di agenti formati e preparati, con la supervisione
di psicologi", ha dichiarato Roberti.
All'evento triestino hanno partecipato, tra gli altri, il
questore di Trieste Pietro Ostuni e la dirigente scolastica
dell'Istituto comprensivo Ai Campi Elisi Raffaella Cervetti.