Green Road: Le dichiarazioni di Giulia Massolino
"Le dichiarazioni rilasciate
dall'assessora Zilli all'incontro del premio Green Road ci hanno
riservato più di una sorpresa. Veniamo a sapere che siamo l'unica
regione a confinare con due Stati (Valle d'Aosta e Trentino Alto
Adige mi sa che non concordano), che abbiamo 1300 km di
ciclabili, (forse si intendeva di percorsi ciclabili, che è ben
diverso) e che è in programma un evento in bici tra Trieste e
Gorizia, dove non esiste nessun itinerario ciclabile. Invitiamo
la Giunta a fare un approfondimento di geografia e un giro in
bici per rendersi conto delle criticità".
Lo afferma in una nota Giulia Massolino, consigliera regionale
del Patto per l'Autonomia - Civica Fvg, che ha presentato
un'interrogazione sul tema.
"All'incontro è stato annunciato un evento conclusivo del Green
Road Award che dovrebbe durare tre giorni e comprendere una
pedalata bici+treno da Trieste a Gorizia, Capitale della cultura
2025 - spiega la consigliera -. Al di là del fatto che Gorizia è
Capitale europea della cultura insieme a Nova Gorica e che se si
fanno dichiarazioni sulla vocazione agli scambi della regione
sarebbe opportuno includere questo aspetto nel percorso, non si
comprende quale percorso la delegazione dovrebbe fare tra Trieste
e Gorizia".
"La strada costiera - prosegue l'esponente regionale - è tra le
più pericolose in Italia e la Regione non sembra intenzionata a
portare avanti quel lotto della ciclabile Venezia-Trieste
finanziata dal Pnrr"; la ciclabile del Carso, finanziata dalla
Regione dal 2009 con quasi 3 milioni, non è mai stata realizzata;
la ciclovia della Cultura, oggetto di una mozione fatta propria
dal dindaco di Gorizia, non è stata realizzata e l'emendamento
per finanziarla, che abbiamo presentato la scorsa finanziaria, è
stato bocciato".
"È stato annunciato anche un bike forum a Trieste di
approfondimento sulle tematiche del cicloturismo, in un evento
che per tre giorni farà del Friuli Venezia Giulia la 'Capitale
del Cicloturismo 2025'. Peccato - evidenzia Massolino - che a
Trieste, come abbiamo più volte denunciato, sia impossibile
pedalare: una zona segnata in rosso nella scala di pericolosità
nelle mappe dei tour operator, dove si arriva al paradosso di una
ciclabile delle Rive perennemente chiusa per l'attracco delle
crociere".
"Ci auguriamo- conclude Massolino - che la Regione possa al più
presto risolvere le numerose criticità, cogliendo finalmente le
grandi opportunità che potrebbero farci ambire a diventare
veramente la capitale del cicloturismo".