Mercurio nella laguna di Marano e Grado: i risultati dello studio ASUGI su pescatori e lavoratori della pesca
È stato appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Science of the Total Environment un importante studio condotto dal Prof. Luca Cegolon (UCO di Igiene e Medicina Preventiva di ASUGI), in collaborazione con il Prof. Giuseppe Mastrangelo (Università di Padova), il gruppo di ricerca MercuRILab dell’Università di Trieste (diretto dal Prof. Stefano Covelli) e la UCO di Medicina del Lavoro di ASUGI (diretta dalla Prof.ssa Francesca Larese Filon).
Obiettivo dello studio
L’indagine si è focalizzata sulla rilevazione dei livelli di mercurio nei capelli di pescatori e lavoratori dell’indotto della pesca di Marano Lagunare, un centro costiero affacciato sulla laguna di Marano e Grado. Questa zona è stata storicamente segnata da una contaminazione plurisecolare da mercurio, dovuta sia a fenomeni naturali legati al fiume Isonzo (che drena il distretto minerario di Idria in Slovenia) sia a scarichi industriali incontrollati.
Chi è stato coinvolto
Lo studio ha analizzato i campioni di capelli di:
- 73 pescatori (32 di mare aperto, 30 di laguna e 11 con attività mista);
- 83 residenti locali impiegati nell’indotto della pesca;
- 93 residenti del Bellunese (prevalentemente agricoltori o malgari), utilizzati come gruppo di controllo per la minore esposizione al consumo di pesce.
I risultati principali
I livelli mediani di mercurio riscontrati sono stati:
- 2,56 mg/kg nei pescatori;
- 2,31 mg/kg nei lavoratori della pesca;
- 0,58 mg/kg negli agricoltori delle Dolomiti.
Come previsto, le concentrazioni più elevate sono state rilevate nei soggetti con un maggiore consumo di pesce locale, soprattutto fresco. Tuttavia, i livelli di mercurio sono risultati lievemente superiori al limite raccomandato dall’OMS (2 mg/kg) per la popolazione generale, ma ampiamente inferiori alla soglia di 11,5 mg/kg, sotto la quale non sono stati osservati effetti avversi per la salute umana.
Raccomandazioni per la salute
Sebbene i dati non controindichino il consumo di pesce della laguna, gli esperti raccomandano alcune precauzioni:
- Donne in gravidanza e bambini in fase di crescita dovrebbero limitare il consumo di pesce fresco locale a non più di un pasto a settimana.
- È importante ricordare che il pesce contiene anche selenio, un elemento che ha un effetto protettivo contro la tossicità del mercurio.
Un contributo scientifico di rilievo
Questo studio rappresenta la prima indagine scientifica che quantifica l’esposizione al mercurio tramite il consumo di pesce locale nella laguna di Marano e Grado, una delle lagune più estese d’Europa. Inoltre, offre un prezioso confronto con i livelli di esposizione in una zona a basso rischio come le Dolomiti, contribuendo a chiarire l’impatto della contaminazione ambientale da mercurio sulla salute umana.
I risultati forniscono una risposta concreta ai dubbi della popolazione locale, rassicurando sull’assenza di rischi significativi per la salute, pur sottolineando l’importanza di un consumo responsabile di pesce in specifiche categorie della popolazione.