Capodanno senza botti: il PAI FVG chiede rispetto per animali e natura
Il Coordinamento regionale del Partito Animalista Italiano (PAI), guidato da Fabio Rabak, ha rivolto una lettera aperta ai sindaci del Friuli Venezia Giulia, invitandoli a riflettere sull’opportunità di rinunciare ai tradizionali fuochi d’artificio per il prossimo Capodanno.
La proposta, presentata con l’obiettivo di garantire celebrazioni più inclusive, sicure e sostenibili, sottolinea i numerosi effetti negativi legati ai fuochi d’artificio. Tra i principali problemi evidenziati:
- Disagi per persone fragili, inclusi bambini, anziani e chi soffre di disturbi uditivi o stress post-traumatico.
- Danni agli animali, sia domestici che selvatici, spesso terrorizzati dal forte rumore.
- Impatto ambientale, con inquinamento atmosferico e residui chimici nocivi.
Proposte per un Capodanno alternativo
Il PAI suggerisce di adottare soluzioni alternative per celebrare il nuovo anno, ispirandosi a esempi già presenti in altre città italiane e internazionali. Tra queste:
- Spettacoli di luci e laser, che uniscono spettacolarità e sostenibilità.
- Eventi musicali o artistici, capaci di creare un’atmosfera di festa senza impatti negativi.
- Momenti di aggregazione comunitaria, che promuovano valori come il rispetto, la sicurezza e l’inclusione.
Secondo il Coordinamento, queste iniziative rappresenterebbero non solo un miglioramento per la qualità della vita dei cittadini e degli animali, ma anche un’opportunità per promuovere il territorio come esempio di sensibilità e sostenibilità.
Un appello alla sensibilizzazione e ai controlli
La lettera invita anche a lanciare campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, per aumentare la consapevolezza sui danni provocati dai botti. Inoltre, viene auspicato un rafforzamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine, per contrastare il fenomeno dei fuochi d’artificio illegali, che rappresentano un rischio per la sicurezza pubblica.
Un Capodanno più responsabile
“Investire in iniziative ecocompatibili e inclusive – si legge nella lettera – potrebbe trasformare il Friuli Venezia Giulia in un modello di riferimento per la sostenibilità, attirando turisti e sensibilizzando la popolazione sui temi del rispetto per l’ambiente e per gli animali.”
Il Coordinamento PAI conclude con un appello alla collaborazione dei sindaci: “Vi invitiamo a considerare questa proposta come un passo verso un futuro più sereno, sano e sostenibile, che rispetti tutte le persone e gli esseri viventi del nostro territorio.”