Anna Cisint all'attacco: "La candidatura di Konate, delirio di onnipotenza del radicalismo islamico"

Anna Cisint all'attacco: "La candidatura di Konate, delirio di onnipotenza del radicalismo islamico"

La già sindaca di Monfalcone, Anna Cisint, ha espresso una dura condanna sulla candidatura di Aboubakar Konate, esponente della comunità straniera locale, che si presenterà alle prossime amministrative con una lista interamente composta da cittadini stranieri. In una dichiarazione dai toni forti, Cisint ha definito questa candidatura come "un delirio di onnipotenza del radicalismo islamico", accusando la sinistra di aver favorito negli anni l’espansione di comunità che, secondo lei, si rifiutano di integrarsi e che ora mirano al controllo delle istituzioni.

"Una minaccia alla nostra identità e ai valori occidentali"

Per la prima cittadina di Monfalcone, la lista guidata da Konate rappresenta un tentativo di trasformare la città in un’enclave musulmana, minacciando l’identità culturale e i valori della comunità locale. Cisint ha affermato che la candidatura di Konate sia il risultato di anni di politiche permissive della sinistra, che avrebbero agevolato l'insediamento di comunità non intenzionate a rispettare le leggi e le tradizioni italiane.

"Le radici di questo vero e proprio atto di arroganza si trovano nell'atteggiamento dei partiti della sinistra che, in questi nove anni di opposizione, hanno accompagnato, sostenuto e giustificato tutti gli orrori e le nefandezze legate al crescente insediamento di queste comunità", ha dichiarato la sindaca, aggiungendo che la situazione di Monfalcone potrebbe presto ripetersi in altre città italiane ed europee, a causa delle politiche di immigrazione indiscriminata.

Attacco alla sinistra e alla gestione dei lavori pubblici

Nel suo intervento, Cisint ha anche attaccato direttamente Enrico Pizzolitto, ex sindaco di Monfalcone e attuale segretario del PD locale, accusandolo di aver favorito Konate, affidandogli in passato la gestione comunale dei lavori pubblici, con conseguenze che, secondo lei, avrebbero portato a "guasti e problematiche" come quelle della vecchia Piazza della Repubblica.

"Questa candidatura dimostra con tutta evidenza le ragioni e la validità della battaglia che sto conducendo per contrastare la volontà islamica di cancellare la nostra identità e i nostri valori occidentali, imponendo regole incompatibili con il nostro ordinamento", ha ribadito Cisint, sottolineando che la situazione di Monfalcone è senza precedenti in Italia.

"Il centrodestra è l’unico argine contro il radicalismo"

Nel suo attacco, la sindaca ha ribadito che il centrodestra rappresenta l’unico vero baluardo contro il pericolo della radicalizzazione e della perdita dell’identità culturale. Ha inoltre elogiato le nuove politiche restrittive del governo in tema di immigrazione e ricongiungimenti familiari, accusando chi si è opposto alle sue misure di aver favorito la crescita di comunità che rifiutano di integrarsi.

"Chi ha polemizzato con le mie prese di posizione e con i provvedimenti che sto portando avanti assieme alla Lega dovrebbe ora chiedere scusa per aver, con la propria connivenza e tolleranza, dato forza alla prevaricazione delle frange islamiste", ha concluso Cisint, ribadendo che la battaglia politica in atto a Monfalcone avrà ripercussioni a livello nazionale.