Notte dei Classici del Dante: studenti indipendenti, autonomi e protagonisti (FOTO-VIDEO)

Non potevamo mancare, siamo stati invitati come redazione alla Notte dei Classici del Liceo Dante, i giovani ragazzi hanno dimostrato indipendenza e autonomia nello svolgere una serata che ha visto protagonisti loro stessi. All’entrata siamo stati accolti dal sorriso dei molti studenti presenti. L’aria è frizzante: entusiasmo e tensione, questo si legge fra i volti dei “dantini”.
 
Ad aprire la serata sono i rappresentanti d’istituto: Marilia Mazzurco e Filippo Donato Ardone, i ragazzi illustrano la serata e cedono la parola alla Dirigente Scolastica: la prof.ssa Olivia Quasimodo, da oltre 10 anni a capo del Liceo. La Preside fa gli onori di casa e loda gli studenti: “Questa notte vive sull’impegno e sulla passione dei ragazzi, siamo ritornati dopo due anni difficili ad essere a scuola, come tutti gli altri anni precedenti, senza mascherine, abbiamo ritrovato il compagno di banco, ci siamo avvicinati e siamo qui anche questa sera. I nostri due protagonisti (M. Mazzurco e F. D. Ardone) saranno accompagnati dai loro compagni, vi prego di raggiungermi sul palco, perché vi dobbiamo fare un applauso veramente grande. Loro sono anche i rappresentanti d’istituto, sono delle forze di propulsione del Liceo Classico, hanno fatto tantissime iniziative quest’anno, se l’anno scolastico ha 204 giorni di scuola, loro hanno speso 204 giorni di impegno, 24 ore su 24, mai una tregua, né per me, né per gli altri docenti, perché hanno vissuto veramente e intensamente il Liceo ed hanno trascinato i loro compagni. Insieme a loro, io voglio ringraziare tutti i docenti che, hanno aiutato i ragazzi con degli spunti, accompagnandoli in questa preparazione.”
 
Lo spettacolo ha inizio con “La battaglia di Azio” rivisitata in chiave comica, ma per nulla banale. I ragazzi danno prova di forza alternandosi sul palco. Segue l’intervento del prof. Lorenzo De Vecchi, docente del Liceo, il quale tiene una lezione su “Dionisio il Liberatore”. La platea è folgorata, il professore fa amare la materia. Il commento di qualche mamma in platea è stato: “Xe proprio bravo! Sa che rivo a capir anche mi!” Segue nuovamente una parte teatrale: “Un giusto compromesso” - sempre a cura degli studenti - anche qui lo spettacolo è esilarante, la platea è in tripudio. È la volta di un’altra lezione: “Culto dionisiaco e tragedia” portata avanti dal professore di storia del teatro dell’Università di Trieste: il prof. Paolo Quazzolo, ex-dantino che non ha potuto rifiutare l’invito. Nel suo intervento ricorda gli anni del Dante: “Ben 8! Non perché sono stato ripetente, bensì perché ho frequentato anche le Medie” – il professore ricorda quanto il Dante sia un’istituzione per la città: “Siate orgogliosi di appartenere a questa scuola. Dal Dante sono usciti i politici che hanno fatto grande questa città, qui è nata l’intellighenzia triestina.”
 
Segue un rinfresco nel porticato della scuola - pagato e organizzato dai ragazzi - mentre nel famedio monumentale vanno in scena i giochi romani. Un momento ludico, portato avanti dagli studenti: Massimiliano Peschiani e Marco Carboni, appartenenti alla III A del Classico. I ragazzi hanno spiegato i giochi ai nostri microfoni (vedi video-servizio).
 
Marilia Mazzurco ha rivelato per Trieste Cafe la scaletta della serata: “La scaletta di quest’anno prevede sicuramente l’approfondimento del Dionisiaco, principalmente attraverso il teatro che è stato gestito soltanto dagli studenti, se non qualche aiuto dai professori, ma sempre concentrato sugli studenti. Vedremo vari “sketch” come la Battaglia di Azio; quindi, Cleopatra, Marco Antonio, Augusto, Ottaviano e abbiamo anche uno spettacolo che è una rivisitazione di Medea la tragedia Euripide; quindi, tratteremo sempre il tema del Dionisiaco, è una rivisitazione in chiave modera, molto interessante. Avremo inoltre degli interventi d’eccellenza con il professor Lorenzo De Vecchi, docente della nostra scuola ed anche del professor Paolo Quazzolo, docente dell’Università di Trieste. Entrambi parleranno del Dionisiaco, sia nell’ottica di Nietzsche, ma anche nell’ottica classica di che cos’era effettivamente il concetto.”
 
Filippo Donato Ardone ha raccontato ai nostri microfoni l’orgoglio di appartenere ad una scuola che è un’istituzione per la nostra città: “L’orgoglio di appartenere a quest’istituto classico, linguistico e musicale di questa città, è molto profondo. Si trasmette in varie cose, per esempio pensando all’ingresso monumentale del famedio, questa struttura storica che è un punto fisso dell’orizzonte della città. Come si trasmette l’orgoglio? Per esempio, rimanendo qui a scuola fino ad ora tarda per lavorare su varie cose o pensando fino al giorno prima come organizzare un’assemblea, un evento o come far partecipare gli studenti. L’orgoglio di questa scuola è un qualcosa che ogni studente quando esce si porterà dietro per tutta la vita. Per esempio, in questa serata abbiamo un ex-dantino che con grande entusiasmo ha voluto esserci - ovvero il professor Paolo Quazzolo.”
 
La serata è continuata nell’Aula Magna del Liceo concludendosi alla mezzanotte

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