“Non succede, ma se succede…”: la Sagra de la Sardela annuncia (forse) il ritorno più atteso di sempre

“Non succede, ma se succede…”: la Sagra de la Sardela annuncia (forse) il ritorno più atteso di sempre

Con un post enigmatico e al tempo stesso esplosivo, la pagina ufficiale della Sagra de la Sardela ha mandato in visibilio il popolo del web: una locandina apparsa nelle ultime ore preannuncia – senza confermarlo apertamente – quello che potrebbe essere il ritorno più clamoroso dell’estate triestina, atteso da ben sei lunghi anni.

Sullo sfondo di un cielo stellato e misterioso, tra simboli esoterici, lune crescenti e maschere enigmatiche, campeggia una promessa indelebile:

8-9-10 agosto 2025 – Campanelle

"Non succede, ma se succede…"

Un messaggio che ha già fatto impazzire i fan storici della Sardela, pronti a scommettere che la Sagra più amata di sempre stia per tornare. Dopo un silenzio durato dal 2019, l’eco di questa possibile rinascita risuona forte nei cuori di chi ha ballato, brindato, mangiato sardele alla griglia e vissuto notti memorabili sotto il cielo di Campanelle.

Un ritorno mitico? Nulla è ancora confermato ufficialmente, ma la data c’è, il luogo anche, e soprattutto c’è quella frase cult che ormai è diventata leggenda: “Non succede, ma se succede…”. Sotto, il mitico occhio del triangolo che tutto vede: un simbolo, un segnale, una dichiarazione d’intenti?

L’entusiasmo è incontenibile: i commenti sui social si moltiplicano, centinaia i like e le condivisioni in poche ore, con fan da ogni angolo del Friuli Venezia Giulia e oltre che invocano il grande ritorno. C’è chi ha già chiesto ferie, chi ha tirato fuori le magliette storiche della sagra, chi sogna il ritorno degli stand, dei panini con la sardela, della birra a fiumi e delle serate danzanti con l’immancabile musica dal vivo.

Se davvero la Sardela tornerà a Campanelle, non sarà un semplice evento: sarà un’epopea collettiva, una festa popolare epica in grado di risvegliare un’intera comunità e i suoi ricordi più autentici.

L’estate 2025 potrebbe essere quella giusta.

E se non succede... beh, "ma se succede…".