Scaglione (SIULP): «Polizia in prima linea al pronto soccorso, ma carenza personale è drammatica» (VIDEO)

Scaglione (SIULP): «Polizia in prima linea al pronto soccorso, ma carenza personale è drammatica» (VIDEO)

Durante la diretta condotta da Luca Marsi, Jonathan Scaglione, segretario del SIULP Trieste, ha descritto con chiarezza lo scenario attuale riguardo agli interventi delle forze dell’ordine negli ospedali cittadini, soprattutto al pronto soccorso di Cattinara.

Gli episodi di aggressione hanno registrato un evidente aumento, rendendo spesso necessario l’intervento immediato delle pattuglie. Il problema maggiore, ribadisce Scaglione, è la carenza di personale.

«Il posto fisso non basta, abbiamo due o tre volanti per tutta la provincia»
Quando gli agenti del posto fisso non sono disponibili, intervengono le volanti. Ma in molti casi le stesse sono già impegnate tra Muggia e Duino, con solo 2–3 auto operative in tutto il territorio.
«Facciamo sempre del nostro meglio, ma è dura anche per noi».

Questo comporta tempistiche complicate, soprattutto nei casi in cui operatori sanitari e pazienti rischiano conseguenze immediate.

«Risorse gestite male: agenti ai valichi invece che in città»
Scaglione allarga il discorso al livello politico e amministrativo:
negli ultimi anni, blocco del turnover e spending review hanno inciso duramente sugli organici della Polizia di Stato.

A questo si aggiunge una gestione dei servizi che, sottolinea il segretario SIULP, rischia di sottrarre personale proprio dove servirebbe maggiormente:
«abbiamo poliziotti schierati ai valichi per controlli di dubbia utilità, quando potrebbero rafforzare la sicurezza nei luoghi più sensibili, come gli ospedali».

Un lavoro che lascia il segno
Scaglione non nasconde l’impatto emotivo che le aggressioni hanno sulle forze dell’ordine:
è un lavoro per il quale si è addestrati, ma la violenza vissuta resta una “macchia”.

La tutela psicologica vale per i sanitari, ma riguarda anche poliziotti e agenti, spesso costretti a intervenire su soggetti alterati, aggressivi o coinvolti in situazioni emotive difficili.

«Serve un intervento deciso delle istituzioni»
Per Scaglione, la soluzione non può essere lasciata alla sola buona volontà degli agenti:
serve un rafforzamento strutturale degli organici, un uso razionale delle risorse e una vera strategia istituzionale condivisa.

Il messaggio è diretto: non basta reagire, bisogna prevenire.

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