Vaia: "I positivi siano liberi senza test dopo 5 giorni"

"Dobbiamo liberare l'economia e togliere pressione dai servizi. Abbiamo tanto sponsorizzato i vaccini, valorizziamoli. Pertanto, per quanto riguarda l'isolamento dei contagiati, bisogna consentire ai vaccinati con terza dose o con seconda da meno di quattro mesi di uscire di casa dopo cinque giorni dall'insorgenza dei sintomi, se stanno bene, e senza necessità di negativizzarsi con un tampone. Per quanto riguarda i non vaccinati o i vaccinati da oltre 120 giorni l'isolamento andrebbe ridotto dagli attuali dieci a cinque giorni. È difficile stabilire la letalità di Omicron ma sappiamo che è meno grave di Delta grazie alla profilassi e alla replicazione del virus che per sopravvivere morde meno. A gennaio avremo oltre 3mila morti e molti si potevano evitare se tutti si fossero vaccinati. Non abbiamo tanti pazienti in ospedale. La pandemia ci ha insegnato che è ora di potenziare la medicina sul territorio e portare terapie innovative a casa dei malati". A dirlo Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani di Roma, in una intervista a Libero.