Fare networking per raggiungere il successo: costruire connessioni di valore per la tua carriera

Si parla spesso di “networking” in ambito professionale. Ma cosa si intende con questo termine e come si pratica in maniera efficace? In questo articolo rispondiamo a tutte le domande. Foto di Werner Heiber da Pixabay [...]

Fare networking per raggiungere il successo: costruire connessioni di valore per la tua carriera

Costruire una buona carriera lavorativa e raggiungere il successo è un fatto intrinsecamente legato con la realizzazione personale e la felicità quotidiana. Non c’è essere umano che possa scegliere consapevolmente di ignorare le migliori strategie per conquistare posizioni migliori e più remunerative, ma per farlo è importante riuscire a seguire con una certa regolarità e applicazione un nucleo di consigli perfettamente calati nell’attuale mercato del lavoro. Fra questi, indubbiamente, c’è il networking: il termine è a volte abusato o usato impropriamente, ma descrive qualcosa di estremamente prezioso per poter scalare gerarchie e ottenere ruoli più soddisfacenti. Il tema è strettamente connesso con quello delle referenze professionali, spesso necessarie anche su un buon curriculum vitae: d’altronde, questo documento resta il punto di partenza per eccellenza, il biglietto da visita con cui suscitare interesse in un selezionatore per poter, poi, accedere alla prova del nove del colloquio. Tanti piccoli dettagli possono distinguere un curriculum normale da uno di qualità, per cui nessuno dovrebbe trascurarne l’importanza, ma lo stesso vale per l’arte del networking. In questo articolo vediamo perché.

 

Che cos’è il networking

 

“Networking” è una parola inglese, ma ormai di uso comune anche in italiano. Con questo termine, si intende la costruzione di reti di valore fra persone. Il valore, in questo senso, va ricercato nelle possibilità di condivisione e di scambi, in relazioni di qualità che rendano possibile e ininterrotto il flusso di informazioni e lo sviluppo di competenze. L’importanza del networking risiede proprio nella capacità di trarre benefici pratici da relazioni umane che si trasformano (anche) in concrete opportunità di crescita personale, oltre che professionale. Queste reti e relazioni possono essere costruite e consolidate pressoché in qualsiasi ambito della vita: dalla sfera più privata a quella meramente lavorativa. Muoversi all’interno di reti caratterizzate da professionalità e positività in un determinato settore, però, è uno dei modi più rapidi per accrescere le possibilità di ottenere posizioni migliori e rendere possibili anche guadagni maggiori. Certo, la capacità di fare networking non è innata e non si tratta di qualcosa di banale: essa può essere acquisita e plasmata a proprio vantaggio nel corso del tempo… ma è bene iniziare da subito.

 

Il networking al lavoro

 

Abbiamo accennato al fatto che non esiste campo nella vita nel quale non si possa praticare il networking, ma in ambito lavorativo l’obiettivo primario deve essere sempre l’allargamento delle relazioni e l’espansione della rete di conoscenze. I vantaggi pratici, in questo ambito, sono notevoli: oltre a poter essere sempre aggiornati sulle tendenze del mercato del lavoro e sulle opportunità professionali, con la possibilità di intervenire e agire più tempestivamente di altri potenziali candidati, il networking è essenziale per potersi inserire in maniera puntuale anche all’interno di tutti i processi informali che riguardano e influenzano il mercato del lavoro, compresi quelli di assunzione. Per quanto possa sembrare strano o anacronistico, il valore del passaparola rimane ancora molto alto all’interno del mondo del lavoro: i recruiter danno rilevanza ai pareri e alle referenze di realtà ritenute solide e autorevoli, con benefici a cascata, fra cui anche fasi di selezione più snelle ed economiche. Sono ancora maggiori, invece, i vantaggi per chi lavora in proprio: il tema del networking, in questo caso, si intreccia strettamente con quello che viene chiamato “personal branding”, o la capacità di costruirsi un’immagine e una reputazione di un certo livello. Un libero professionista, tramite il networking, e quindi tramite l’ingresso in dinamiche e reti virtuose, può raggiungere più facilmente partner e clienti potenziali.

 

Come fare networking a livello professionale

 

I benefici del networking, come abbiamo visto, sono piuttosto facili da spiegare. Forse non è altrettanto semplice capire come mettere in pratica questa attività in modo concreto, anche perché la capacità di costruire reti e relazioni è strettamente collegata ad alcune soft skills, ovvero quelle competenze trasversali che sono spendibili e necessarie nella vita in senso lato e che possono integrare le hard skills, le competenze più meramente tecniche. Fra le soft skills, le più importanti per quanto concerne il networking sono le doti comunicative, ma non è meno importante la capacità di saper ricercare in autonomia ambienti più favorevoli. Il networking, infatti, richiede anche una certa abilità nell’individuazione di contesti funzionali allo sviluppo di competenze e alla crescita personale: inserirsi all’interno di essi presenta indubbi vantaggi e consente di investire in maniera più proficua il tempo. Oggi più che mai, una grande risorsa in questo senso è rappresentata da internet: oltre ai portali espressamente dedicati al mondo del lavoro in senso lato, come le bacheche di annunci virtuali, è molto più semplice e veloce riuscire a intavolare scambi virtuosi con colleghi e professionisti degli stessi settori che operano da qualsiasi angolo del globo. Gli eventi, le opportunità di formazione e i gruppi tematici sono situazioni da sfruttare a proprio vantaggio.

 

Conoscere l’arte del networking

 

Per cavalcare i vantaggi del networking, però, bisogna tener presente che un rapporto virtuoso di scambio e di accrescimento delle competenze funziona secondo la logica del do ut des. In altre parole, è opportuno tenere sempre in considerazione l’importanza del dare valore e del mutuo aiuto perché tutti possano facilmente avvicinarsi ai traguardi sperati, non solo del ricevere. In ambito professionale, solitamente, un approccio positivo e propositivo influenza le possibilità di costruire relazioni di valore. La via maestra per il networking consiste in un mix fra curiosità e genuino interesse per quanto gli interlocutori e i potenziali partner hanno da dire e offrire, proattività nella ricerca di potenziali rapporti di valore, ma anche grandi capacità di ascolto. Inoltre, è sempre utile tenere a mente che il networking, per sua stessa natura, non dà e non può dare risultati nell’immediato: i suoi benefici, infatti, si colgono col tempo anche perché è la stessa attività a richiedere un investimento in termini di questo tipo. Al contrario, interpretare il networking come un semplice modo per mettersi in vetrina e fare personal branding è una strategia decisamente infruttuosa e lontana dal senso stesso del concetto che stiamo approfondendo.

 

L’importanza delle soft skills

 

Nei paragrafi precedenti abbiamo fatto un breve cenno alle soft skills come elemento importante per il networking. Queste competenze, definite trasversali, rappresentano un pacchetto di abilità e tratti comportamentali che ciascuno di noi possiede e che sono strettamente connesse all’intelligenza emotiva: come interagire con le persone, come affrontare e risolvere i problemi, come gestire le emozioni e le responsabilità. Per poter condurre una buona attività di networking, è indispensabile riuscire a comunicare con efficacia le proprie idee, ma perché una comunicazione possa funzionare adeguatamente è altrettanto essenziale riuscire ad avere un approccio costruttivo e ad ascoltare in maniera attiva le opinioni altrui. Fra le doti comunicative, bisogna prestare attenzione anche al public speaking e agli aspetti non verbali della comunicazione. 

 

Conoscere il campo

 

Si tratta di un consiglio utile in qualsiasi settore del mercato del lavoro, ma conoscerne lo stato di salute e i trend è sempre fondamentale. Mantenersi aggiornati sulla vita di una regione dell’universo dell’occupazione è utile per fare networking per almeno due ordini di motivi: da un lato, incrementa le possibilità di allargare quantitativamente la propria rete di conoscenze e contatti; dall’altro, serve anche per migliorare “il filtro”, facilitando l’identificazione delle risorse più autorevoli e importanti da quella stessa rete. Una persona che conosce l’ambiente ha più probabilità di essere apprezzata e coinvolta nelle reti perché può a sua volta coinvolgere, fornire informazioni essenziali e dare la sensazione di essere una figura di riferimento per la costruzione di reti sociali. Non c’è via migliore per alimentare la fiducia in interlocutori e potenziali partner e per la pratica del networking la fiducia è un elemento a dir poco essenziale.

 

Sfruttare i social network

 

Sembrerebbe banale dirlo, visto che i social network sono le reti sociali per definizione, sebbene in una dimensione prettamente virtuale, ma questi canali rappresentano, oggi, sia dei punti di partenza che di arrivo per chiunque intenda praticare networking professionale in maniera efficace. Un buon profilo social è un elemento essenziale per un personal branding genuino e non rappresenta una di quelle storture a cui si accennava nelle righe precedenti, anzi. Una buona presenza sui principali social network è in grado di costituire un fattore attrattivo anche per il consolidamento di reti di qualità, per affinare la ricerca di partner o clienti e per avere maggiore autorevolezza in caso di accesso all’interno di gruppi di settore. I social network consentono di espandere la rete di contatti pressoché all’infinito.

Conclusione

L’attività del networking richiede tempo e pazienza, ma non c’è ragione per dubitare del fatto che possa produrre benefici di vario genere. Non bisogna, dunque, mai trascurarne l’importanza: mentre si cerca di inseguire il proprio obiettivo o il proprio sogno, costruire reti di valore non può che abbreviare il percorso.