Salute: Riccardi, Associazione donatori sangue esempio di solidarietà

Salute: Riccardi, Associazione donatori sangue esempio di solidarietà

 "Grazie per questo straordinario lavoro, perché il vostro impegno è un esempio di solidarietà e gratuità, valori che sono alla base di ciò che voi donatori fate a favore della salute dei cittadini."
Lo ha dichiarato oggi a Udine l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi, in occasione del tradizionale incontro natalizio dell'Associazione friulana donatori sangue (Afds), presieduta da Roberto Flora, il quale ha tracciato un bilancio dell'attività svolta nel 2024, evidenziando le 32.881 donazioni, in crescita dello 0,9% rispetto all'anno precedente. Altro dato importante riportato è quello dei 900 giovani tra i 18 e i 20 anni che si sono iscritti all'associazione. All'evento, tra gli altri, ha presenziato anche il vicesindaco di Udine Alessandro Venanzi.
L'assessore, proprio in relazione ai dati positivi relativi alla raccolta di sangue (intero e plasma), ha sottolineato il saldo positivo rispetto a ciò che è necessario alla regione, oltre all'importante supporto che il Friuli Venezia Giulia fornisce ad altre aree del Paese in difficoltà.
"Il sistema delle donazioni di sangue - ha aggiunto l'esponente della Giunta regionale - è un esempio che si inserisce pienamente nella tradizione di questa terra, dove la generosità e la solidarietà sono valori radicati. Un atto di generosità anonimo e gratuito, infatti, risponde a un'attitudine morale che fa parte della nostra storia."
Riccardi ha poi parlato della collaborazione, sottoscritta oggi tramite un accordo operativo, tra Enaip e Afds. "Nei contenuti di questa intesa c'è molto di ciò che la nostra regione ha bisogno: un cittadino consapevole e informato che sia in grado di fare le scelte migliori per sé stesso e per la comunità."
In relazione a ciò l'assessore ha poi toccato un tema cruciale per il sistema sanitario regionale: la necessità di affrontare i problemi legati all'appropriatezza delle cure. "Negli ultimi anni le prescrizioni sono aumentate in modo anomalo del 44%, con una conseguente pressione sul sistema sanitario regionale. Per questo - ha affermato Riccardi - c'è bisogno di formare cittadini consapevoli, che sappiano cosa chiedere, che sappiano cosa è giusto e che, senza voler sostituirsi al medico, si fidino della sua competenza."
Infine, ribadendo l'importanza di una cultura che renda il cittadino consapevole, Riccardi ha parlato della necessità di una indifferibile riorganizzazione della sanità regionale. "Ognuno a livello locale e personale cerca di difendere il proprio interesse, ma è necessario che tutti ci impegniamo per garantire la sicurezza e l'efficienza delle strutture sanitarie. In quest'ottica non sono ideologicamente contro il privato, ma - ha concluso l'assessore - dobbiamo garantire che la sanità continui a essere accessibile a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro condizioni economiche".