Governa (Azione) sul Magazzino 26: ‘Basta annunci e ritardi, Trieste merita i fatti’

Governa (Azione) sul Magazzino 26: ‘Basta annunci e ritardi, Trieste merita i fatti’

Arturo Governa, segretario provinciale di Azione Trieste, esprime dure critiche contro l’amministrazione comunale per i ritardi nella consegna del Magazzino 26, un progetto centrale per la riqualificazione del Porto Vecchio.

Ritardi continui per il Magazzino 26

Il Magazzino 26, destinato a ospitare la versione definitiva del Museo del Mare, avrebbe dovuto essere completato entro la fine del 2023. La scadenza è poi slittata a ottobre 2024, ma ad oggi non ci sono aggiornamenti sui lavori in corso. "Siamo ormai a fine anno e del progetto che avrebbe dovuto consegnare alla città un’importante opera, non si sa più nulla," ha dichiarato Governa.

Le critiche di Azione sui lavori pubblici

Secondo Governa, questa situazione è solo l’ennesimo esempio di una gestione inefficace da parte dell’amministrazione: "Ormai questa amministrazione è un catalogo senza fine di annunci alla stampa e scadenze che non vengono onorate. Le risorse sono impegnate su progetti che restano sulla carta."

L’esponente di Azione critica anche le giustificazioni burocratiche usate come scudo: "Non basta prendersela con la burocrazia per costruirsi un alibi. Cosa dovrebbero dire imprese e cittadini, che non hanno alle spalle strutture e personale come quelli di cui dispone un’amministrazione pubblica?"

Porto Vecchio: un progetto ambizioso in pericolo?

Il caso del Magazzino 26 è emblematico di una più ampia difficoltà nel gestire lavori pubblici in città. Governa solleva dubbi sulla capacità dell’amministrazione di affrontare sfide più ambiziose: "Se questa amministrazione fatica a portare a termine procedure ordinarie, come potrà gestire un progetto complesso come il recupero di Porto Vecchio, il più grande cantiere mai visto a Trieste?"

Un appello alla trasparenza e all’efficienza

La mancata consegna del Magazzino 26 e le altre scadenze disattese non sono solo un problema di ritardi, ma mettono in discussione la capacità di pianificazione e controllo dell’amministrazione. Governa conclude con un appello: "Trieste non può permettersi ulteriori ritardi. Serve trasparenza, rispetto delle scadenze e una gestione finalmente efficiente per progetti che sono fondamentali per il futuro della città."