Porto di Trieste, l’assessore regionale: “Serve un fronte unito per cogliere le nuove opportunità globali”

Porto di Trieste, l’assessore regionale: “Serve un fronte unito per cogliere le nuove opportunità globali”

Negli ultimi sette anni il mondo ha dovuto affrontare eventi di portata drammatica che hanno inciso profondamente sull’economia e sulla società: dalla pandemia globale al conflitto tra Russia e Ucraina, passando per le recenti tensioni in Medio Oriente innescate dagli attacchi di Hamas a Israele e dai raid degli Houthi nel Mar Rosso contro le rotte commerciali. Nonostante tutto ciò, l’interesse strategico per il Porto di Trieste non è mai venuto meno.

È quanto sottolineato dall’assessore regionale alle Autonomie locali durante il convegno “Trieste e il Corridoio Indo-Mediterraneo: opportunità strategica per il futuro”, organizzato oggi dall’International Propeller Club Port of Trieste.

Nel corso dell’incontro si è parlato del Corridoio Imec, progetto internazionale che mira a combinare rotte marittime e portuali con infrastrutture ferroviarie. L’obiettivo è collegare l’India via mare fino al Golfo Persico, per poi proseguire su ferrovia attraverso la Penisola Arabica fino a raggiungere le coste del Mediterraneo, offrendo un’alternativa strategica ai traffici internazionali.

Per il sistema economico e logistico del Friuli Venezia Giulia, questo scenario rappresenta un’opportunità che richiede unità d’azione e investimenti mirati, soprattutto in ambito infrastrutturale e logistico. L’assessore ha ribadito che solo attraverso una sinergia tra istituzioni, imprese e stakeholder del territorio sarà possibile raggiungere obiettivi concreti, posizionando Trieste come snodo centrale del commercio globale.

Nel suo intervento, l’esponente della Giunta ha inoltre evidenziato come sia cruciale, in questa fase, che il Governo nazionale individui una figura di leadership forte per l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, in grado di guidare con decisione le prossime sfide.