Trieste in piazza per il futuro dell'industria: grande partecipazione al corteo contro crisi del lavoro (VIDEO)
Trieste ha risposto in massa all'appello per difendere il proprio futuro industriale. La manifestazione, che si è svolta sabato mattina, ha visto la partecipazione di migliaia di persone tra lavoratori, sindacalisti, rappresentanti delle istituzioni e semplici cittadini. Le strade del centro si sono riempite di voci e cartelli, in un grido collettivo contro la crisi che sta colpendo il comparto industriale triestino.
Un coro unanime per dire no alla desertificazione industriale
Il corteo ha preso il via da piazza Oberdan per snodarsi lungo le principali vie del centro, concludendosi in piazza della Borsa. Al centro della protesta, la situazione critica di aziende come Flex e altre realtà del territorio, simbolo di un tessuto industriale che rischia di essere smantellato.
Tra i presenti, numerose figure di rilievo della politica e del sindacato hanno preso la parola per ribadire l'importanza di mantenere vivo il settore industriale a Trieste.
Le voci della politica: “Non basta il turismo, serve l’industria”
Debora Serracchiani, deputata del Partito Democratico, ha sottolineato la centralità del lavoro per il futuro della città:
“La presenza è importantissima oggi della città, dei sindacati, delle categorie economiche, delle persone che vivono questa città e che pensano che le politiche industriali siano ancora fondamentali. Questo tessuto sociale si tiene insieme se c'è lavoro e per esserci lavoro ci deve essere industria. Non basta solo il turismo, non basta solo il terziario, dobbiamo fare di più ed essere qui oggi è una voce forte di fronte a crisi industriali che vogliamo che vengano affrontate nel modo giusto, cioè dando lavoro, mantenendo ancora qui i siti produttivi e guardando anche in prospettiva nuove filiere produttive.”
A fare eco alle sue parole è stata Tatjana Rojc, senatrice del Pd, che ha lanciato un appello alle istituzioni:
“Questo è un momento molto delicato per Trieste, ci tolgono l'industria pensando che si può vivere solo di turismo, questo non va bene, dobbiamo insistere per mantenere il lavoro con le industrie, dobbiamo insistere col governo, col comune, con la regione perché le politiche del lavoro si fanno tutti insieme, non dobbiamo lasciare soli questi lavoratori.”
Caterina Conti, segretaria regionale del Pd, ha richiamato la giunta regionale alle proprie responsabilità:
“La città di Trieste è oggi qua a dire che Trieste non può vivere solo di turismo. Trieste ha bisogno del settore secondario, di industrie, di aziende per il proprio futuro. Bene la presenza in piazza anche degli assessori regionali, chiediamo però che la giunta regionale intervenga perché questo è il loro compito. Amministrano a tutti i livelli, dal governo al territorio, passando per la regione. Facciano sentire la voce del Friuli Venezia Giulia a Roma.”
Infine, Maria Luisa Paglia, segretaria provinciale del Pd, ha ribadito il sostegno del partito ai lavoratori colpiti dalla crisi:
“Come Partito Democratico siamo qua presenti in sostegno dei lavoratori. La Flex è stata un'eccellenza del nostro territorio e adesso è impensabile che si perdano centinaia di posti di lavoro, quasi mille, ma perdere posti di lavoro significa finire lo sviluppo, non avere un futuro su queste città. Se non c'è sviluppo del lavoro non c'è futuro per i giovani e non ci potrà essere nessun tessuto sociale ed economico.”
Una città che non vuole arrendersi
La manifestazione di sabato ha rappresentato un segnale forte e chiaro: Trieste non intende arrendersi di fronte a una crisi che rischia di svuotare la città della sua anima produttiva. Il messaggio lanciato dalle strade del centro è stato uno solo: il lavoro è il cuore pulsante di Trieste e deve essere difeso con ogni mezzo.
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