Comitato Maddalena Vive lancia un appello al Comune: “Non lasciamo morire il nostro rione”

Comitato Maddalena Vive lancia un appello al Comune: “Non lasciamo morire il nostro rione”

«Vogliamo dire un enorme grazie da parte della nostra comunità a tutte le attività commerciali che in questi anni hanno reso vivo il nostro rione - Cosi Marisa Semeraro, componente del Comitato Maddalena Vive -. Purtroppo, dopo la chiusura di Animal House, anche la parafarmacia Il Rimedio e il vicino idraulico stanno per chiudere le loro importanti attività. Attività che hanno svolto negli anni un prezioso presidio del territorio, occasione di incontro e conoscenza reciproca, costruzione di vita di quartiere e di appartenenza in occasione della spesa quotidiana. A tutti va la nostra sincera gratitudine! Ringraziamento che però si associa a una forte preoccupazione per il progressivo svuotamento di indispensabili negozi di quartiere». 

«I piccoli negozi sono punti vitali di incontro per noi abitanti che percorrendo i nostri marciapiedi, abbiamo percepito sempre accoglienza e sicurezza. In questa parte del rione rimangono aperti ancora due bar, il negozio di lampadari, il giornalaio, la pescheria e la panetteria. Minacciati dalla concorrenza dei nuovi grandi negozi, per quanto ancora resisteranno? Il rischio è quello dello squallore di serrande abbassate e di mancanza di vita, e i centri commerciali non possono sostituire l’umanità delle relazioni e della preziosità del tessuto connettivo costituito dal piccolo commercio. Siamo qui per dimostrare il nostro apprezzamento, sostegno, e solidarietà a tutti i commercianti, e per chiedere assieme con forza che il commercio di quartiere venga tutelato e valorizzato. Rivitalizziamo i nostri marciapiedi nella consapevolezza che non solo il piccolo è bello ma è soprattutto l’anima dei nostro vivere nelle periferie. Abbiamo lanciato l’idea di anello verde che proprio questo ha come obiettivo: il benessere derivante dallo stare insieme nel verde non solo il compravendere frettoloso e circoscritto al gesto dell’afferrare dallo scaffale l'ultima offerta», continua Semeraro.

«Vanno messe in campo con urgenza azioni per fermare questa moria di negozi di prossimità - continua Federico Zadnich, componente del comitato - un Comune può e deve fare molto: da una parte migliorare la qualità degli spazi urbani delle periferie per renderle belle e attrattive anche dal punto di vista commerciale, e la nostra proposta dell’anello verde va in quella direzione; dall’altra mettere in campo risorse per supportare i piccoli negozi sviluppando il loro valore sociali. Il comune di Bari per esempio da tre anni ha attivato il bando “Un negozio non è solo un negozio" che finanzia investimenti (ristrutturazioni, nuovi arredi e attrezzature) e supporto alla gestione come assunzioni di personale e consulenze specialistiche. In cambio, le attività commerciali beneficiarie si impegnano a offrire eventi, servizi, attività gratuite per i loro clienti e la comunità locale, in collaborazione con associazioni, scuole e comitati civici. Così si promuovere la costruzione di comunità, vitale per il piccolo commercio e che promuove socialità e benessere». 

«Chiediamo - conclude Federico Zadnich - che anche sul nostro territorio vengano avviate progettualità di questo tipo, per non abbandonare i commercianti da soli di fronte ai cambiamenti epocali della nostra società, e non trasformare i nostri rioni in tristi e degradati dormitori».