Protesta in piazza contro l’ovovia: “Opera inadeguata e insicura, coinvolti espropri e soldi pubblici” (FOTO)

Protesta in piazza contro l’ovovia: “Opera inadeguata e insicura, coinvolti espropri e soldi pubblici”  (FOTO)

Nel pomeriggio di mercoledì 4 giugno 2025 piazza Unità d’Italia è tornata ad animarsi con una nuova protesta contro il progetto dell’Ovovia, in concomitanza con l’inizio della discussione sulla Variante Urbanistica relativa al tratto compreso tra Bovedo e Opicina, in corso in Consiglio comunale. La mobilitazione, promossa dal Comitato NoOvovia, ha coinvolto cittadini e residenti intenzionati a manifestare la propria contrarietà a un’opera che continuano a definire “inadeguata, insostenibile e insicura”.

Una protesta parallela alla seduta ufficiale del Consiglio

L’iniziativa si è svolta mentre la seduta consiliare era in diretta proprio da piazza Unità, grazie a una trasmissione organizzata dal Comitato. Passanti, manifestanti e curiosi hanno potuto ascoltare e commentare pubblicamente l’andamento del dibattito politico, creando così un momento di partecipazione civica aperta e condivisa. Secondo quanto dichiarato, la discussione sulla Variante potrebbe protrarsi per più giorni, coinvolgendo anche la giornata di giovedì, venerdì e probabilmente la settimana successiva.

Sossi: “In gioco ci sono soldi pubblici e le case dei cittadini”

Tra i presenti anche l’esponente del Movimento 5 Stelle Enrico Sossi, che ha ribadito l'impegno del suo gruppo e del Comitato nella battaglia contro l’Ovovia. Secondo Sossi, oltre all’impatto ambientale e tecnico del progetto, sono in gioco importanti risorse pubbliche e la sorte di diverse persone che rischiano l’esproprio della propria abitazione. Il progetto attuale, promosso dalla giunta comunale di centrodestra guidata dal sindaco Roberto Dipiazza, è ritenuto dal Comitato “non solo dannoso, ma anche pericoloso per la tenuta sociale della città”.

Una battaglia apartitica che vuole unire i cittadini

Sossi ha tenuto a precisare che la manifestazione si è svolta in un clima di civiltà e partecipazione, senza simboli di partito o appartenenze ideologiche: “Siamo qui come cittadini, con le bandiere del Comitato NoOvovia, ma senza loghi politici. Questa battaglia riguarda tutti, al di là delle ideologie”. L’intento dichiarato è quello di mantenere la mobilitazione inclusiva e trasversale, puntando a un confronto concreto sul merito dell’opera e sulle alternative possibili.

Il Comitato annuncia: “Saremo ancora in piazza”

Con la Variante ancora in fase di discussione, il Comitato NoOvovia annuncia che la mobilitazione non si fermerà: se necessario, i manifestanti torneranno in piazza anche nei prossimi giorni per seguire da vicino l’iter istituzionale e continuare a far sentire la propria voce. In attesa delle decisioni definitive, resta alta l’attenzione della cittadinanza su un progetto che continua a dividere l’opinione pubblica triestina.

"Col rischio che l'ovovia da incubo diventi realtà, noi saremo sempre più fermi a dire no, dentro e fuori dal Consiglio comunale, sempre e ovunque. È un forte stimolo a lavorare per l'alternativa al centrodestra in Comune perché, tra l'altro, è certo che con una giunta di centrosinistra non ci sarebbe nessuna ovovia. Lo sappiamo noi e lo sanno anche nel centrodestra che l'ovovia è un'opera che i triestini non vogliono, imposta senza rispetto né considerazione, trascinata avanti contro ogni evidente buon senso. Questa follia scatenata dalla giunta Dipiazza è una sciagura per Trieste e noi sentiamo il dovere di fare tutto il necessario per fermarla. Ma vorremmo ci fosse finalmente un tentativo di ascolto, che almeno un pezzo del centrodestra volesse mettersi in sintonia con la maggioranza dei cittadini". Lo ha detto in serata la segretaria regionale Pd Fvg Caterina Conti, partecipando a Trieste al presidio No Ovovia, in piazza Unità davanti al Municipio.
 

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