Sequestro molto goloso al porto di Trieste, bloccati patatine e dadi da cucina contraffatti
Oltre 1.100 confezioni di patatine e ben 216.000 dadi da cucina contraffatti sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Trieste e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel corso di due distinte operazioni condotte presso il porto giuliano.
Le merci, riconducibili a brand noti a livello internazionale, erano caricate su due diversi trailer: uno diretto in Germania e l’altro nel Regno Unito, entrambi sbarcati a Trieste da motonavi provenienti dal porto turco di Mersin.
Se il sequestro delle patatine rappresenta una novità assoluta, il ritrovamento dei dadi da cucina richiama alla memoria i sequestri analoghi effettuati nel 2023, quando vennero intercettati circa 500.000 pezzi anch’essi destinati, sulla carta, al mercato tedesco.
A confermare la contraffazione sono state le perizie tecniche fornite direttamente dai titolari dei marchi, che hanno evidenziato uno sfruttamento indebito della notorietà commerciale dei brand.
Le operazioni rientrano nell’ambito dei controlli doganali a tutela della salute pubblica e per contrastare la diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza. L’azione sinergica delle Fiamme Gialle e dei funzionari doganali mira a tutelare i consumatori, a difendere il mercato da pratiche di concorrenza sleale e a salvaguardare le entrate economiche dell’Unione Europea e dello Stato.
Come previsto dal D.Lgs. 188/2021, si ricorda che ogni persona sottoposta a indagine è da ritenersi non colpevole fino a sentenza irrevocabile di condanna.
Le indagini proseguono per risalire all’intera filiera responsabile dell’importazione delle merci irregolari.