Letture, candele e disegni per la pace: Trieste riflette sulla Palestina, successo in piazza Unità
Si è svolto in maniera raccolta, pacifica e coinvolgente il momento di sensibilizzazione in favore della Palestina, tenutosi a Trieste nella serata di sabato 5 luglio 2025 in piazza Unità. Un appuntamento sobrio ma carico di significato, lanciato nei giorni scorsi anche da Trieste Cafe con l’intento di dare voce a un'iniziativa dal forte valore umano e simbolico.
Scarpe vuote, candele accese, parole lette con cura e ascolto partecipe hanno contraddistinto questa breve ma intensa veglia di riflessione collettiva. L’evento, dedicato alla memoria delle vittime del conflitto e al desiderio di promuovere una coscienza civile attenta e non indifferente, ha saputo toccare corde profonde, nel rispetto del contesto cittadino e delle sensibilità presenti.
A raccontare com'è andata è una delle organizzatrici, che così commenta a caldo il bilancio dell’iniziativa:
“È stato un momento davvero riuscito. Tutto molto tranquillo, nessun caos, tanti passanti incuriositi che si sono fermati ad ascoltare, bambini coinvolti nei disegni e nelle letture, domande spontanee e un clima di grande umanità. Abbiamo letto insieme molti libri, che ci hanno riportato – adulti e piccoli – in un mondo diverso dal nostro, dove la fragilità è visibile e la speranza si costruisce con l’ascolto”.
Nessun simbolo politico, nessuna esasperazione ideologica: solo il desiderio di fermarsi, anche solo per pochi minuti, davanti a un paio di scarpe da bambino posate a terra, accanto a una candela accesa, mentre una voce leggeva parole tratte da storie vere o da albi illustrati.
Tra i presenti anche alcuni turisti e famiglie che, colti dalla semplicità della scena, si sono uniti al piccolo cerchio di ascolto, creando così uno spazio condiviso di memoria e consapevolezza. Non sono mancati momenti di commozione e riflessione silenziosa, in un angolo del centro cittadino dove, per un attimo, il brusio si è trasformato in attenzione.
L’iniziativa si è conclusa senza incidenti o tensioni, e ha dimostrato ancora una volta come Trieste sappia accogliere anche momenti di riflessione sociale profonda, capaci di unire piuttosto che dividere.