Scena surreale in piazza Unità: uomo si arrampica su un lampione davanti ai passanti increduli (VIDEO)
La scena nella notte tra sabato 5 e domenica 6 luglio, alle 1:15 circa. Nessun sistema di sicurezza, rischio elevato per sé e per il patrimonio urbano.
Un episodio che ha suscitato sconcerto e preoccupazione si è verificato a Trieste, nel cuore della centralissima piazza Unità d’Italia, nella notte tra sabato 5 e domenica 6 luglio 2025. Intorno all’1:15, un uomo si è arrampicato su uno dei lampioni monumentali della piazza, raggiungendo un’altezza considerevole, senza alcuna imbracatura o sistema di sicurezza.
Una scena che ha immediatamente attirato l’attenzione di diversi cittadini e turisti presenti, molti dei quali hanno assistito increduli e visibilmente preoccupati. Il gesto, oltre ad apparire privo di senso e ad altissimo rischio personale, potrebbe avere gravi conseguenze anche per il bene pubblico: i lampioni storici della piazza, infatti, sono parte del patrimonio urbano e artistico della città, non progettati per essere scalati.
Cosa sarebbe accaduto se la persona fosse caduta da quell’altezza? E soprattutto, chi sarebbe stato ritenuto responsabile in caso di danni, sia alla struttura che alla salute dell’individuo? Sono domande legittime, che molti triestini si pongono, anche alla luce dell’assenza di controlli visibili nelle ore notturne in uno dei luoghi simbolo della città.
Il gesto ha generato anche timori legati alla sicurezza collettiva: una caduta accidentale avrebbe potuto coinvolgere anche chi si trovava nei pressi, senza contare il rischio di danneggiamento a un’infrastruttura pubblica che rappresenta un simbolo architettonico e turistico.
La segnalazione alla redazione è giunta da un cittadino presente sul posto, che ha immortalato la scena e ha lanciato un appello: “Vi invito a dare visibilità a questo episodio, perché non è accettabile assistere a situazioni così pericolose nel cuore della città”.
L’episodio riapre il dibattito sulla necessità di maggiore presidio e vigilanza nelle ore notturne, specie nei luoghi più frequentati e rappresentativi, per prevenire atti sconsiderati che mettono a rischio le persone e il patrimonio collettivo.
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