Lakoseljac: “Concerti? Trieste deve attirare gli artisti”, Spanghero: “Portiamo Sfera, Gazzelle e Coez” (VIDEO)

Lakoseljac: “Concerti? Trieste deve attirare gli artisti”, Spanghero: “Portiamo Sfera, Gazzelle e Coez” (VIDEO)

Una puntata frizzante, ritmata, con toni civili ma contenuti forti: il confronto andato in onda su Trieste Cafe tra Matteo Lakoseljac (Lista Dipiazza) e Francesco Spanghero (Movimento 5 Stelle) ha acceso il dibattito sulla Trieste dei giovani. Al centro della diretta, moderata da Luca Marsi, il futuro della città tra spazi per studiare, rigenerazione urbana, eventi culturali e partecipazione politica.

Porto Vecchio: vetrina per pochi o cuore pulsante dei giovani?

Sull’area di Porto Vecchio le visioni si sono differenziate. Spanghero ha lanciato l’allarme sulla speculazione immobiliare, temendo che possa diventare uno spazio “a accesso limitato”. “Serve un prolungamento vero della città, non un ghetto per ricchi turisti”, ha detto, proponendo investimenti pubblici per rendere l’area un hub per studenti, creativi e startupper.

Lakoseljac, invece, ha sottolineato la necessità di spazi pubblici per eventi e cultura, immaginando una sala concerti e manifestazioni giovanili al posto di nuove residenze. “Basta fare solo il bagno sul cemento. Porto Vecchio può diventare il luogo dove la città si diverte, non dove si dorme”, ha affermato.

Politica e disaffezione giovanile: tra dati e soluzioni

Sul tema della partecipazione politica, Spanghero ha ricordato i dati: “Il 66% degli under 35 non è andato a votare alle ultime comunali”. Per lui serve far ripartire subito la Consulta dei Giovani, ferma da tre anni. Lakoseljac ha ammesso che “la burocrazia uccide l’entusiasmo” e ha proposto di ridurre gli ostacoli organizzativi per permettere ai ragazzi di dare vita a eventi e iniziative, come raduni o feste a tema.

Barcola, musica e mobilità: serve una svolta

Entrambi i candidati hanno parlato di Barcola come luogo simbolico per i giovani. Lakoseljac propone una terza corsia, un parcheggio sotterraneo e più eventi serali: “Serve un’estate più viva. Musica in pineta, più libertà e meno rigidità”. Spanghero è più cauto sull’aspetto infrastrutturale, ma favorevole a “un investimento serio su locali e divertimento intelligente”, auspicando una diversificazione delle zone del centro, per evitare la saturazione di Ponterosso e via Torino.

Concerti e grandi eventi: parole d’ordine accessibilità e qualità

Si è parlato anche di musica dal vivo e concerti. Spanghero ha sottolineato l’assenza di nomi pensati davvero per il pubblico giovane: “A parte Ultimo, ci sono stati pochi artisti che parlano ai 15-25enni”. Ha suggerito nomi dell’indie-pop e del rap, da Sfera Ebbasta a Gazzelle e Coez.

Lakoseljac ha rilanciato sull’importanza di rendere Trieste appetibile agli artisti, lavorando sulla promozione e risolvendo i nodi logistici: “Viabilità e trasporti vanno migliorati. Altrimenti chi ha problemi a muoversi non torna più”.

Due visioni, una generazione

Il confronto ha evidenziato differenze ma anche punti di contatto: entrambi i candidati hanno sottolineato il bisogno di spazi, opportunità e rappresentanza reale per i giovani triestini. E hanno lanciato un appello trasversale: superare le etichette politiche e unire le forze per cambiare la città dal basso.

Una sfida che parte dal voto, ma si gioca ogni giorno sul campo della partecipazione.

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