Assicurazioni, Prelz (FNA): «No a giochi di potere, il settore non può essere ostaggio di logiche speculative»
Arriva forte e chiaro il messaggio della Federazione Nazionale Assicuratori (FNA) di fronte alle tensioni che, nelle ultime settimane, hanno investito il mondo delle assicurazioni italiane. A intervenire è Marco Prelz, Segretario Provinciale e Nazionale della FNA, che lancia un monito preciso: «È essenziale garantire che le lotte di potere e i conflitti tra azionisti non ostacolino né rallentino il percorso di crescita del più grande Gruppo assicurativo italiano».
Il settore assicurativo, sottolinea Prelz, riveste un ruolo strategico nell’economia del Paese, e proprio per questo non può essere piegato da interessi estranei al bene comune, alla stabilità del comparto e alla tutela di chi ogni giorno lo rende possibile: le lavoratrici e i lavoratori.
«Come sindacato di settore – afferma – riteniamo prioritario difendere con determinazione i diritti e la dignità di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, assicurando loro stabilità, prospettive di crescita e condizioni di lavoro adeguate».
Nel mirino della FNA anche il rischio che pressioni esterne o strategie speculative possano indebolire uno dei pilastri normativi del settore: il CCNL ANIA, il contratto collettivo nazionale applicato al personale assicurativo. «Ribadiamo con fermezza il nostro impegno nella salvaguardia del CCNL ANIA – dichiara Prelz – un contratto che rappresenta una garanzia fondamentale per il futuro della nostra categoria e per la qualità dell’intero settore».
Un passaggio chiave riguarda anche l’identità del sindacato: «La nostra indipendenza non è negoziabile», aggiunge il Segretario. Un principio che la FNA intende mantenere saldo, continuando a difendere i diritti conquistati con anni di impegno e mobilitazione, e puntando a un modello di sviluppo solido, equo e incentrato sulle persone.
Una presa di posizione netta, che chiama in causa non solo le dinamiche interne ai grandi gruppi, ma anche la responsabilità collettiva di preservare un comparto fondamentale per la tenuta economica del Paese. Secondo Prelz, il sindacato sarà sempre in prima linea per evitare che il lavoro e i lavoratori diventino merce di scambio tra azionisti e gruppi di potere.